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«Combattiva e solare, si è sacrificata per la sua Calabria». Pera ricorda Santelli in Senato

Le parole dell’ex presidente di Palazzo Madama: «La sua memoria va protetta. Non sempre gli amici sono amichevoli»

Pubblicato il: 15/10/2021 – 11:50
«Combattiva e solare, si è sacrificata per la sua Calabria». Pera ricorda Santelli in Senato

ROMA «Cara Jole, questa volta all’applauso che seguirà non potrai sottrarti». Chiude così il proprio intervento Marcello Pera, ex presidente del Senato, assai legato alla famiglia Santelli. A un anno dalla scomparsa della governatrice, l’aula del Senato sceglie di ricordarla attraverso interventi che legano ricordi privati e impegno pubblico. Quello di Pera, per vicinanza e conoscenza profonde, è il più sentito. «Jole – ha detto l’ex presidente del Senato – era una donna combattiva, solare, ha fatto un grande lavoro più di quanto la gente non sappia. E’ stata autrice di diversi disegni di legge importanti. Era una bella donna dentro, trasparente, che incuteva rispetto ma anche fiducia».

Quelle due righe entrate nella Costituzione. «Si è sempre nascosta, non se n’è mai vantata»

L’ex presidente del Senato ha ricordato alcuni passaggi della carriera politica di Santelli. Per primo la stesura del programma politico elettorale di Forza Italia nel 2001. «Ci siamo confrontati – ha detto – con tutti e Jole si occupò del testo: decidemmo di dedicarlo a Giovanni Falcone. Eravamo innamorati di quell’uomo ed eravamo competenti come pochi sui suoi testi e sulle sue parole. Credo che tra le carte di Jole ci sia ancora quel testo con la dedica».
Ancora più importante, ha ricordato ancora Pera, fu un’altra iniziativa legislativa: «Jole ebbe un’idea geniale e vincente: stese due righe di un disegno di legge costituzionale in cui si diceva che nessuno poteva essere condannato se non tramite un contraddittorio davanti a un giudice terzo e imparziale. Il testo fu accolto con diffidenza, ma poi fece strada ed è diventato parte della Costituzione italiana, attirando anche l’interesse e l’apertura di Magistratura democratica. L’idea fu di Jole Santelli – ribadisce Pera – e non l’ho mai vista vantarsi né di questo né di altro. L’ho sempre vista nascondersi».

«Non sempre gli amici sono amichevoli, la memoria di Jole va protetta»

Non davanti alle richieste di impegno: «Quando la politica le ha chiesto impegni gravosi, tanto fu l’amore per la sua terra e della sua gente (che considerava il sale del mondo) e tanto fu il rispetto per Berlusconi che, ben sapendo di andare incontro all’ultimo sacrificio, accettò». Jole, ha ricordato ancora Pera, «aveva la politica nel sangue grazie a mamma Imperia, una donna capace con lo sguardo di mettere sull’attenti anche un prof, e papà Nicola, innamoratissimo e mite. Grazie a un grande prozio come Giacomo Mancini assorbì veramente la politica, ma la sua politica era un impegno civile e umano. Faceva anche molta confusione: non riusciva a tenere distinti gli aspetti privati da quelli pubblici. Bisognava tenerla a freno».
«Ora – chiosa Pera – sta alla famiglia, alle sorelle e ai nipotini che crescono in fretta, proteggerne la memoria, perché non sempre gli amici sono amichevoli. Il ricordo di Jole va protetto.

Casellati: «Jole esempio di coraggio»

Di «straordinario esempio di coraggio e di servizio alla comunità. Passione, competenza e visione» ha parlato la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, nel descrivere la figura di Jole Santelli. «Queste tre parole sono sempre state il tuo motto, nella carriera professionale come in quella politica. L’impegno pubblico era per te una filosofia di vita», ha aggiunto ricordando le tappe della carriera politica di Santelli: «Più di venticinque anni di militanza partitica, vent’anni alla Camera dei deputati, cinque come sottosegretario. Un lungo cammino che ti ha visto combattere per portare avanti le idee di un progetto liberale, moderato e cattolico. Con quel rispetto istituzionale che per te ha sempre significato apertura al dialogo e al confronto. Senza però mai cedere di fronte alle proprie posizioni».

«Per te in Calabria un’avventura in trincea»

Quella di Santelli in Calabria, ha sottolineato Casellati, è stata «un’avventura trascorsa in trincea, in una condizione di emergenza pandemica senza precedenti, a combattere per dare una guida unitaria ad una sanità regionale “dalle mille teste”, fortemente indebolita da anni di commissariamento. E insieme ad evitare il tracollo economico e sociale di un territorio dalle mille fragilità. Anche di fronte a questa prova, non hai mai perso la determinazione e l’ottimismo. Affrontare i problemi del Sud significava per te riunificare l’Italia. Hai sussurrato queste parole nella tua ultima intervista la sera prima di morire, con l’ultimo filo di voce che la malattia ti concedeva mascherato come infreddatura di stagione, combattendo fino alla fine per i tuoi sogni come solo le grandi donne sanno fare». «Io penso – ha concluso il presidente del Senato – che dovremo tutti trarre esempio dal tuo coraggio, dalla tua determinazione e passione civile così come dovremmo impegnarci per fare sì che il tuo progetto di rinnovamento per la Calabria possa proseguire». Presenti alla commemorazione organizzata dalle sorelle di Jole Santelli, Roberta e Paola, erano anche Gianni Letta, il neo presidente della Calabria Roberto Occhiuto e molti dirigenti di Fi (come Annamaria Bernini, Andrea Mandelli, Giuseppe Moles, Giorgio Mulé, Maurizio Gasparri). Proprio oggi, Poste Italiane emetterà un francobollo per ricordare la governatrice scomparsa. (ppp)

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