CATANZARO «Penso sia giusto compiere una sana e serena riflessione sul passato migliore della storia italiana e tentare attraverso un ragionamento introspettivo e aggiornato proporre una piattaforma politico-programmatica al Paese, al fine di essere riconosciuti come un soggetto nuovo o comunque affidabile da parte dei cittadini. Ci proponiamo di essere rappresentativi di quest’area moderata rimasta orfana dopo il golpe – perché colpo di stato fu – nel 1992». È quanto scrive Vincenzo Speziali, coordinatore regionale per la Calabria di Noi con l’Italia/Federazione Popolare dei Democratici cristiani.
«Interi partiti e classi dirigenti – spiega – furono sgominati attraverso un’azione perversa. Insieme con Lupi, Gargani, Colucci, Romano, ma anche Galati e si spera pure Mastella, Cuffaro e anche Tassone, come mi auguro, senza dimenticare altri cari e valorosi amici, cercheremo di perseguire la sintesi unificante, sperando che ci si possa aprire all’area socialista riformista e liberale». «Il mio impegno è in tale direzione – aggiunge – coerentemente a quanto hanno indicato le lungimiranti intuizioni di De Gasperi, Einaudi e Saragat, ma soprattutto, Moro, Andreotti, Forlani e Craxi». «Non mi devo e non dobbiamo vergognarci di nulla». «Semmai – conclude – ciò lo dovrebbero fare altri e solo per carità di patria stile preferisco non fare nomi».
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