CROTONE «La penetrazione della ‘ndrangheta nella provincia di Crotone è ad un livello molto alto e per questo c’è bisogno di mettere a disposizione degli uffici investigativi le migliori risorse che lo Stato ha a disposizione». A queste conclusioni è arrivata la Commissione parlamentare antimafia, che oggi è stata a Crotone. È stato il presidente della Commissione parlamentare, Nicola Morra, a spiegare ai giornalisti le risultanze delle audizioni. Ovviamente non si è entrati nel merito delle questioni secretate. Morra ha parlato degli organici carenti della Procura pitagorica. Attualmente in forza alla Procura crotonese, oltre al procuratore capo, ci sono solo altri quattro pm. Uomini sicuramente insufficienti per espletare la mole di lavoro: nell’ultimo anno sono stati aperti ben 4.800 indagini. Di fronte a questa mole di lavoro non sono stati fatti investimenti per rafforzare gli uffici: rispetto allo scorso anno alla Procura di Crotone c’è un pm in meno (erano cinque e sono scesi a quattro).
La Commissione parlamentare chiederà al Governo di investire sulla Procura di Crotone assegnando “uomini di esperienza”. L’allerta è alta e guai a sottovalutare la situazione della criminalità organizzata che opera nella provincia pitagorica. Morra ha portato l’esempio di Nicolino Grande Aracri, boss di Cutro e capo dell’omonima organizzazione di ‘ndrangheta. «Se 25 anni fa – ha detto Morra – Grandi Aracri non fosse stato considerato un ladro di biciclette, la sua ascesa non sarebbe stata quella attuale». C’è bisogno, quindi, di intervenire immediatamente per impedire alle organizzazioni criminali di crescere ulteriormente. Il problema di Crotone non è solo Grande Aracri, anche se «l’organizzazione Cutrese è la più consistente». Ci sono, infatti, altre organizzazioni e «lo Stato deve investire per contrastarle. C’è anche la necessità di rafforzare la Questura con uomini di esperienza e di assumere personale amministrativo». Gli inquirenti, nel corso dell’audizione, hanno infatti evidenziato la difficoltà «a raccogliere documenti» presso gli uffici pubblici. Le indagini, quindi, subiscono rallentamenti anche per la scarsa disponibilità di personale amministrativo qualificato. Sul fronte dell’usura non ci sono state molte denunce. È stato anche lanciato l’allarme per i fondi che arriveranno con il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). C’è bisogno di grande attenzione, così come va posta attenzione alla questione della bonifica dell’area Sin. Arriveranno montagne di soldi e le antenne della ‘ndrangheta sono già state attivate. Nell’incontro con la stampa erano presenti anche le parlamentari Wanda Ferro e Margherita Corrado che hanno posto questioni riguardanti la mancanza nel territorio di associazioni che contrastano l’usura e l’attenzione che la società civile deve dare per aiutare le forze dell’ordine e magistrati nel contrasto alla criminalità. In particolare Corrado ha sottolineato che il problema dell’usura è recente. Quando c’erano le fabbriche non aveva rilevanza.
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