CROTONE Ore decisive per la scelta dei candidati alla guida della Provincia di Crotone. Il sindaco della città pitagorica, Vincenzo Voce, indicato da più parti quale candidato a presidente dell’ente intermedio per il centrosinistra, scioglierà la riserva dopo gli incontri con i consiglieri di maggioranza al Comune e con la delegazione trattante dei sindaci del Partito democratico. L’incontro a cui Voce dà maggiore importanza è quello che è previsto oggi con i “suoi”. Se tutti i consiglieri che compongono la sua maggioranza al Comune pitagorico (sono 19) daranno la disponibilità a votarlo, in caso di candidatura alla guida della Provincia, Voce non avrà più dubbi e scenderà in campo. Non da solo. Il sindaco è consapevole che senza l’alleanza con il Partito democratico non avrà chance. La partita si potrà, quindi, giocare solo se Voce potrà contare sulla compattezza del suo gruppo consiliare, unito nel progetto, e mettendo in campo l’alleanza con il Pd. Senza queste condizioni non ci sarà la candidatura di Voce.
Il prossimo 4 novembre comunque vadano le cose, Voce incontrerà la delegazione dei sindaci del Pd. Se dovesse decidere di non scendere in campo, il candidato del centrosinistra potrebbe essere il sindaco di Isola Capo Rizzuto Maria Grazia Vittemberga. Questo potrebbe essere l’orientamento. I sindaci del Pd hanno deciso le procedure da adottare nell’incontro tenutosi a Casabona, che era stato convocato dal sindaco di quel Comune, Franco Seminario. All’incontro di Casabona non è stato invitato il primo cittadino di Melissa, Raffaele Falbo, già responsabile della Cgil di Crotone. Falbo non è stato invitato perché considerato vicino alle posizioni di Enzo Sculco, segretario regionale organizzativo dell’Udc (centrodestra). Intanto nel centrodestra c’è stato il chiarimento tra il sindaco di Cirò Marina, Sergio Ferrari, probabile candidato a presidente della coalizione, e il parlamentare Sergio Torromino, coordinatore provinciale di Forza Italia. L’incontro tra i due si è tenuto venerdì scorso a Cirò Marina.
Per poter partecipare all’incontro con Ferrari, Torromino ha sacrificato una riunione con i leader dei partiti del centrodestra (Michele De Simone, Alfonso Dattolo, Cataldo Calabretta ed Enzo Sculco), che lo hanno atteso a Crotone sino a quando non è arrivata la telefonata del parlamentare che si scusava per l’inconveniente. L’incontro era stato aggiornato a oggi, ma anche stamattina è saltato. Entro la fine di questa settimana dovrebbe tenersi una nuova riunione dei sindaci del centrodestra, che si sono incontrati nei giorni scorsi quando è stata presa la decisione di candidare il sindaco di Cirò Marina. Nel centrodestra comunque non mancano le spinte per evitare la candidatura di Ferrari, ma la partita dovrebbe essere ormai chiusa. Il sigillo dovrebbe essere stato messo con l’incontro tra Torromino e Ferrari che, a quanto si racconta, è stato sollecitato dal coordinatore regionale di Fi, Giuseppe Mangialavori.
Il leader regionale di Fi ha voluto evitare che la guerra interna potesse avvantaggiare il centrosinistra. Le spinte a cambiare il candidato arrivano da alcuni settori del centrodestra, dove è diventato difficile anche riunire l’intera coalizione. Secondo quanto riferito, pesa il fatto che ci sono sindaci del centrodestra che non vogliono avere a che fare con soggetti che, sino a qualche mese fa, erano dall’altra parte della barricata (centrosinistra) e ora pretendono di dettare la linea e le regole del gioco. (redazione@corrierecal.it)
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