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gli equilibri politici

Giunta Occhiuto, deleghe pesanti (Bilancio e Trasporti) a due esterni. E un assessore a testa per gli alleati

L’identikit delle scelte del neo governatore: tecnici, competenti e “calabresi di ritorno”. I nodi da sciogliere nei partiti. La Lega verso una vicepresidenza “soft” e la scelta chiave del sub commis…

Pubblicato il: 04/11/2021 – 14:01
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Giunta Occhiuto, deleghe pesanti (Bilancio e Trasporti) a due esterni. E un assessore a testa per gli alleati

CATANZARO Quel «ci sono altre priorità» pronunciato da Roberto Occhiuto nel giorno dell’insediamento alla Cittadella regionale ha trovato corrispondenza nei fatti. Il neo governatore ha prima preso visione dei dossier più urgenti (sanità e fondi europei su tutti), poi ha esordito in un’opera di rappresentanza della Calabria definita «esaltante». E alla composizione della giunta ha dedicato incontri finalizzati ai nodi da sciogliere sui “suoi” nomi, cioè sugli assessori di propria diretta emanazione. Da quello che filtra, tra le trasferte romana e milanese dell’ormai ex parlamentare di Forza Italia, Occhiuto sarebbe orientato a scegliere due esterni per deleghe pesanti: il Bilancio (che viaggerebbe assieme alla Programmazione) e i Trasporti, altro settore in cerca di una riforma strutturale da un paio di legislature regionali. Identikit: profili tecnici, magari consigliati dai partiti ma slegati da appartenenze troppo nette, (forse) calabresi di ritorno. Un modo per ribadire che la linea guida è quella tratteggiata durante la campagna elettorale: merito e qualità prima di tutto, la politica viene dopo.
Certo è che la politica guarda con interesse alle mosse del presidente della giunta regionale. Che ha avviato i primi faccia a faccia con gli alleati nella giornata di oggi.

Un assessore ciascuno alle forze di maggioranza

Le prime indicazioni, al di là dei punti fermi costituiti dalle conferme di Gianluca Gallo (Fi) e Fausto Orsomarso (Fdi), segnalano la volontà di premiare le forze della maggioranza con una nomina ciascuna. Il che definisce il quadro ma lascia aperte finestre sulle scelte dei partiti, “costretti” a decidere tra soluzioni interne e nomine esterne. Già coperta da Gallo e Orsomarso le caselle di forzisti e meloniani, l’Udc ha due opzioni: Giuseppe Graziano, appena rieletto, oppure una donna da individuare ovviamente fuori dal parlamentino calabrese. Lo stesso vale per Coraggio Italia, che ha Francesco De Nisi come candidato interno per un assessorato, sempre ammesso che Occhiuto non chieda di ricorrere a una scelta extra partito.

La Lega verso una vicepresidenza “soft”

Anche la Lega è in una situazione simile: con la candidatura di Spirlì alla vicepresidenza che appare più lontana, sarà necessario un incontro con Matteo Salvini per sciogliere il nodo. Incontro che il governatore ha in programma a breve. I ben informati, tuttavia, non si aspettano barricate dal leader del Carroccio: né per difendere Spirlì, né per l’eventuale rivendicazione di una delega pesante. Tutto, insomma, lascia pensare che alla Lega andrà una vicepresidenza soft. Un passaggio – per stare ai leader nazionali – è previsto anche con Giorgia Meloni, per la ratifica della singola postazione assegnata a Fratelli d’Italia. Resta da coprire la casella della presidenza del consiglio regionale: tutto lascia pensare che si tornerà alla regola non scritta che vuole un consigliere reggino sullo scranno più alto di Palazzo Campanella (regola interrotta dalla presidenza di Domenico Tallini nella passata legislatura). In questo caso appare probabile la conferma – nella quota di pertinenza di Francesco Cannizzaro, parlamentare forzista – di Giovanni Arruzzolo.

Le scelte “tecniche” per il capo di Gabinetto e il subcommissario

Mentre di definiscono gli equilibri politici, Occhiuto cerca la quadra anche sulle strutture tecniche che lo affiancheranno nel governo della Regione. Il presidente pescherà certamente nel suo inner circle per individuare un capo di Gabinetto di sua stretta fiducia (forse sarà una donna), mentre sono al vaglio diversi profili – sempre tecnici – per l’individuazione – che andrà ratificata dal governo – del sub commissario che lo accompagnerà nella sfida per l’emergenza sanitaria. Occhiuto ha già chiesto di essere nominato commissario e si aspetta che questo accada presto. Ora c’è da scegliere un vice e il governatore sta pensando a qualcuno che abbia già esperienza di risanamento in contesti ambientali difficili.

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