ROMA Il Consiglio superiore della magistratura ha accettato le dimissioni rassegnate dal giudice Giuseppe Valea, ex Presidente del Tribunale del Risame di Catanzaro che lo scorso giugno aveva chiesto e ottenuto il trasferimento a Milano in seguito dell’avvio di un procedimento di incompatibilità.
La Quarta commissione del Csm ha rilevato che il 7 giugno 2021 la Prima commissione aveva espresso parere favorevole al trasferimento di Valea per le sedi indicate «trattandosi di sedi che garantiscono una più netta discontinuità dell’attività giudiziaria rispetto all’ambiente di provenienza del dottor Valea».
Giuseppe Valea è, infatti, indagato dalla Procura di Salerno con l’accusa di sette ipotesi di falso ideologico: il magistrato, in veste di presidente del Riesame di Catanzaro, avrebbe falsamente attestato l’avvenuto svolgimento della camera di consiglio, insieme ai membri del proprio collegio, quando in realtà avrebbe fatto tutto da solo depositando i provvedimenti, con le relative motivazioni, «senza la consultazione e la partecipazione degli altri due membri del collegio». Il gip di Salerno Maria Zambrano ha ritenuto, per sei casi, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e ha applicato a Valea «la misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio di magistrato ordinario per la durata di 12 mesi».
A maggio scorso il giudice «ha trasmesso la domanda di cessazione dall’ordine giudiziario a far data dal 1 gennaio 2022».
Il Consiglio superiore della magistratura rileva che «in primo luogo deve ritenersi preminente l’interesse dell’Amministrazione all’immediata cessazione del rapporto di servizio del dott. Valea, sottoposto a procedimento penale e disciplinare per fatti di rilevante gravità, tanto da essere attinto da misura cautelare personale interdittiva della sospensione da un pubblico ufficio per la durata di mesi dodici». Inoltre Valea per effetto delle dimissioni «non percepirà più alcunché e godrà del trattamento pensionistico soltanto quando raggiungerà l’età pensionabile».
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