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Variante Omicron preoccupa l’Europa: «È una corsa contro il tempo»

Convocata una riunione straordinaria dei ministri della Salute del G7 per fronteggiare la nuova minaccia

Pubblicato il: 29/11/2021 – 10:18
Variante Omicron preoccupa l’Europa: «È una corsa contro il tempo»

La variante Omicron del covid spaventa tutto il mondo. L’Oms ha affermato che «non è ancora chiaro se sia più contagiosa» e se «causi una malattia più grave rispetto alle infezioni con altre varianti, inclusa Delta», ma nel pieno della quarta ondata del coronavirus si preferisce agire in fretta. Contro la variante Omicron «adesso è una corsa contro il tempo», ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen aggiungendo: «Gli scienziati hanno bisogno di due o tre settimane per avere un quadro completo sulla qualità delle mutazioni di questa variante», ha affermato, sottolineando la necessità di «guadagnare tempo» e rinnovando l’invito ai cittadini a vaccinarsi, a proteggersi e a mantenere il distanziamento.

Speranza: «La situazione è seria, c’è un nuovo rischio»

«La situazione è seria, c’è un nuovo rischio», ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. «È troppo presto per dare sentenze definitive su questa variante – ha quindi sottolineato – Presenta elementi di problematicità ma non abbiamo elementi per trarre conseguenze definitive». La variante «è stata scoperta l’11 novembre, sarebbe singolare avere tutte le risposte. Siamo in una fase epidemica ancora molto significativa, lo eravamo già prima che venisse questa variante. Abbiamo fatto molto bene, con tutti i 27 paesi europei, a disporre misure forti come il blocco di voli e il divieto d’ingresso per chi proviene dal Sudafrica e dai paesi limitrofi. Siamo tutti più reattivi perché non si tratta di un fatto totalmente nuovo. L’informazione a noi è arrivata nelle ultime ore, ci ha portato subito a questi provvedimenti», ha affermato ancora il ministro concludendo: «La comunità scientifica è al lavoro, aspettiamo analisi approfondite. Oggi è giusto essere preoccupati, è giusto prendere misure precauzionali. Sarebbe sbagliato arrivare a conseguenze che oggi non hanno evidenzia scientifica».

Il viaggio del paziente zero in Italia

In Italia il primo caso è stato individuato in Campania. L’uomo, 55 anni e vaccinato con 2 dosi, presenta pochi sintomi. L’assessorato al Welfare della Lombardia, dopo gli approfondimenti e i tracciamenti effettuati, ha confermato che sul territorio lombardo non ha avuto contatti con altre persone né in ambito lavorativo né in ambito extra-lavorativo. Più in dettaglio, il paziente è arrivato a Milano nella serata del 15 novembre e, con macchina a noleggio, noleggiata dall’azienda, ha raggiunto l’hotel, ricostruisce l’assessorato in una nota, riferendo che l’uomo ha cenato presso l’hotel da solo in una sala dove era presente solo un’altra persona ma ubicata dal lato opposto. Non ha avuto contatti con il personale dell’hotel.
Il 16 novembre alle 8, sempre in auto, ha raggiunto l’ospedale per effettuare il tampone richiesto dalla propria azienda dovendo ripartire per il Mozambico la sera stessa del 16. Dopo il tampone si è recato in auto presso altra struttura ospedaliera per sottoporsi agli esami periodici previsti per i dipendenti della sua azienda, indossando sempre i dispositivi di protezione individuale; subito dopo ha raggiunto altra struttura ospedaliera per ulteriori visite al termine delle quali ha ripreso l’auto per raggiungere l’aeroporto di Fiumicino da cui sarebbe dovuto partire per il Mozambico. Durante il viaggio per Roma ha ricevuto la chiamata dal medico competente che lo ha informato della positività, motivo per cui ha deciso di tornare a Caserta dalla famiglia.
Nella sede di lavoro di Milano non si è mai recato. Per massima cautela sono state informate le strutture ospedaliere visitate per la sorveglianza degli operatori sanitari che hanno visitato il caso.

La mappa dei contagi in Europa

La mappa dei contagi in Europa vede attualmente 13 casi accertati di nuova variante nei Paesi Bassi, in un gruppo di persone arrivate venerdì a bordo di voli in provenienza dal Sudafrica. In tutto 61 persone sono risultate positive dopo essere sbarcate dagli ultimi due voli che hanno raggiunto il Paese prima della chiusura e per tutte è stato disposto l’isolamento. Intanto sono iniziati gli esami per stabilire se si trattasse o meno di variante Omicron. I test stanno ora proseguendo «e la nuova variante potrebbe emergere in altri risultati», hanno riferito le autorità.
In Francia ci sono otto possibili casi sospetti di infettati con la variante Omicron del Covid. Mentre sono tre i casi confermati rilevati in Germania, due casi confermati in Danimarca, un caso sospetto in Austria. C’è poi un terzo caso di contagio da variante Omicron nel Regno Unito. In Israele è stato identificato un secondo caso della variante. La paziente è una donna vaccinata tornata dal Sudafrica ed è stata trovata positiva in un test di sequenziamento genetico condotto dal ministero della Salute. Due casi di variante Omicron del Covid sono stati certificati in Australia, due casi di persone infette a Ottawa, in Canada. Intanto lo Stato di New York ha dichiarato lo stato di emergenza come misura eccezionale per fronteggiare la nuova variante.

Riunione emergenza G7

Il governo britannico, che occupa attualmente la presidenza del G7, ha convocato per oggi una riunione di emergenza dei ministri della Sanità. Il G7 è composto da Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.

Oms: «Tenere aperte le frontiere»

L’Organizzazione mondiale della Sanità chiede di tenere aperti i confini. L’Oms «sta con le nazioni africane e chiede che le frontiere rimangano aperte» è l’appello dell’Oms. «Poiché i Paesi impongono divieti di volo alle nazioni dell’Africa meridionale a causa delle preoccupazioni sulla nuova variante del Covid Omicron, l’Oms esorta i Paesi a seguire le normative scientifiche e sanitarie”, sottolinea l’Organizzazione mondiale della Sanità. Il presidente del Sudafrica ha infatti chiesto di togliere le restrizioni ai viaggi. «Chiediamo a tutti quei Paesi che hanno imposto divieti di viaggio nei confronti del nostro Paese e ai nostri Paesi fratelli dell’Africa meridionale di invertire urgentemente le loro decisioni e revocare il divieto che hanno imposto prima che venga arrecato ulteriore danno alle nostre economie e ai mezzi di sussistenza della nostra gente, non vi è alcuna giustificazione scientifica per mantenere in vigore queste restrizioni» afferma il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, secondo quanto riferiscono i media sudafricani. Per Ramaphosa le restrizioni ai viaggi «non saranno efficaci nel prevenire la diffusione di questa variante. Potrebbero causare solo ulteriori danni alle economie dei Paesi colpiti e minare la loro capacità di rispondere e riprendersi dalla pandemia».

I sintomi

Le persone in Sudafrica che hanno contratto il ceppo Omicron del coronavirus hanno manifestato sintomi «insoliti ma lievi», riferisce l’associazione medica del Paese, la South African Medical Association (Sama). In un’intervista alla Bbc la presidente dell’Associazione, Angelique Coetzee, spiegando che la ricerca sulla variante è ancora in una fase iniziale, ha detto che «i pazienti si lamentano principalmente di un corpo dolorante e stanchezza, estrema stanchezza, e lo vediamo nelle giovani generazioni, non nelle persone anziane».

Variante Omicron e vaccino

Il vaccino ha funzionato in maniera egregia e i sintomi sono lievi. Il 55enne della Campania positivo alla variante Omicron – il “paziente zero” in Italia – fa il punto sulle proprie condizioni al Giornale Radio Rai. L’uomo, manager dell’Eni, fa sapere che i sintomi sono blandi. Il discorso vale anche per la famiglia, che comprende persone tra 8 e 81 anni di età: l’infezione, dice, si è manifestata in modo lieve. Il dirigente è in isolamento nella sua casa di Caserta ed è monitorato costantemente dai medici e dall’autorità sanitaria.

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