Princi: «Metterò a disposizione le mie competenze “tecniche”. Regione ha bisogno di capacità manageriale»
L’agenda della vice di Occhiuto: «Lavoriamo sul tema dei precari. Profili “alti” per migliorare la macchina amministrativa»

LAMEZIA TERME Protagonista dell’episodio di 20.20, talk di approfondimento de L’altro Corriere Tv condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro, in onda questo mercoledì sul canale 16 del digitale terreste, è la vicepresidente scelta da Roberto Occhiuto per il governo della Cittadella, Giusy Princi. Quando il neo-governatore ha svelato i nomi dei componenti della giunta – o almeno, della quasi totalità – quello della dirigente del Liceo “da Vinci” di Reggio Calabria era il nome nuovo, che ha spiazzato i più. Scelta, come “tecnico” prestato alla politica, per la sua storia e i risultati conseguiti in un ambito cruciale per il rilancio della regione, quello dell’istruzione-formazione.
Come dimostrato nella lettera di saluto ai suoi studenti, Princi è molto legata alla sua esperienza che mette in cima alle apposizioni quando nel definirsi usa le parole «dirigente scolastico ed educatrice» oltre che «mamma e moglie». E forse proprio per questo è stata scelta, in una regione dove la sfida cruciale è quella di arginare la “fuga di cervelli”.
Lo dice la sua delega rispondente «all’azione strategica fatta dal presidente Occhiuto che ha accorpato istruzione, formazione e lavoro». «Dobbiamo lavorare in verticale», dice Princi, che già nel proprio istituto ricorda di aver adottato questo modus operandi. «Ogni anno ci si impegna con ottimi risultati perché c’è un sistema scolastico e Università di grande qualità, ma purtroppo i nostri ragazzi vanno via perché c’è troppa sfiducia, un pessimismo che diventa atavico».
Un “tecnico” prestato alla politica
«Sono un “tecnico” – dice la vicepresidente regionale – perché chiamata dal presidente Occhiuto per mettere a disposizione le mie competenze tecniche. Oggi abbiamo bisogno di capacità manageriale legata alla programmazione e alla gestione». Ma il singolo non basta: «Credo nel lavoro di squadra». «Stiamo riprogrammando delle economie e il prossimo bando da 4,5 milioni ci permetterà di rifinanziare Enti di formazione che andranno a formare profili professionali richiestici già dalle imprese». Secondo Princi questa misura passerà alla storia come esempio di «politica di azione» dacché i profili da formare verranno selezioni «dal basso, dalle aziende».
La condizione dei precari calabresi
«C’è molta amarezza» dice sul punto. «Mi sono confrontata con loro come persona», lo scorso 30 novembre l’ultima volta. «Il presidente Occhiuto ha voluto confrontarsi coi sindacati e coi lavoratori ai quali dobbiamo dare delle risposte. Ci stiamo assumendo la responsabilità di risanare le loro situazioni». Fardello non semplice. «Col direttore generale dipartimento lavoro abbiamo cercato risorse e soluzioni per rinnovare intanto i contratti – in scadenza a dicembre – nelle formule possibili, dalla “deroga assistita” alle variazioni su fondi Pac. Non lasceremo indietro nessuno perché cerchiamo di sanare queste situazioni». Obiettivo che si raggiunge dunque attraverso un lavoro di concerto all’interno della macchina amministrativa dove dipendenti, dirigenti di settore e direttori generali «agivano in forma un po’ scollata, procedendo senza un filo conduttore». Un lavoro di raccordo che la vicepresidente ha fatto proprio in questi primi mesi.
Le problematiche della macchina amministrativa
Una sfida e un compito che si dipana su scala più ampia. Più volte il presidente Occhiuto ha richiamato l’attenzione sulle inefficienze della macchina burocratica e sulle difficoltà (numeriche e di contenuti) del personale amministrativo in forza negli Enti calabresi. Difficoltà che rischiano di ripercuotersi in termini di mala-gestione delle risorse (e propedeutici progetti) del Pnrr. Le figure attenzionate della Regione, dice Princi, rispondono all’identikit di «persone capaci e competenti».
«Cercheremo di risolvere il problema dotando le amministrazioni comunali di risorse e di figure professionali e umane che riescano a gestirle. Si tratta di profili “alti”, di competenze che riescono a gestire i processi legati alla programmazione». Un’ultima battuta, inevitabile, alla “sua” Reggio e al delicato momento che vive oggi sul fronte politico: «C’è molta tristezza», dice Princi commentando le cronache successive alla sospensione del sindaco Falcomatà. «La magistratura ha seguito il suo corso. Ho letto le dichiarazioni dell’ex vicesindaco Perna e convengo che sia una stagione decisiva e importante. Ci sono dei fondi che la città e la provincia devono poter gestire per far fronte a una serie di emergenze gravi. Cercheremo comunque di sederci al tavolo e pianificare». (redazione@corrierecal.it)