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Cosenza, approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2021/2023

Importante seduta del Consiglio comunale. Il sindaco: «Ci siamo trovati ad un bivio: dissesto o andare avanti»

Pubblicato il: 29/12/2021 – 21:12
Cosenza, approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2021/2023

COSENZA Il Consiglio comunale, presieduto da Giuseppe Mazzuca, ha approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2021/2023 e il documento unico di programmazione ed i relativi allegati. Sempre all’unanimità, senza divisioni tra maggioranza e opposizione, sono stati approvati anche gli altri punti all’ordine del giorno: la verifica delle quantità e qualità delle aree e dei fabbricati da destinare alla residenza ed alle attività produttive e terziarie per il 2021; il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari da allegare al bilancio di previsione e la ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche ex art. 20, D.Lgs 19/8/2016 n. 175 per come modificato dal D.Lgs 16/6/2017 n. 100. Rinviata, invece, su proposta del Presidente Giuseppe Mazzuca, la trattazione dell’ultimo punto all’ordine del giorno (il riconoscimento di legittimità di spese derivanti da lavori di somma urgenza) in quanto sull’argomento non è ancora pervenuto il parere del collegio dei revisori dei conti. Il Presidente Mazzuca non ha ritenuto opportuno aprire la discussione e la sua richiesta di rinvio è stata accolta dall’assemblea all’unanimità.

La relazione introduttiva dell’Assessore al bilancio

La seduta del Consiglio comunale è stata aperta dalla relazione introduttiva dell’Assessore al bilancio Francesco Giordano. La dettagliata relazione dell’Assessore ha preso le mosse dal Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. «E’ un atto – ha detto – che viene ripetuto e reiterato tutti gli anni e che è previsto dalla legge. I comuni, soprattutto quelli meridionali, vivono costanti difficoltà finanziarie e uno dei principali elementi di riequilibrio è sempre stato individuato nella necessità ed opportunità di individuare il patrimonio immobiliare disponibile e di valorizzarlo, fino a che è possibile non alienandolo, ma, laddove necessario, alienandolo. I proventi derivanti dalla vendita di questi beni – ha aggiunto Giordano – possono essere utilizzati per la copertura di qualsiasi partita debitoria, sia essa di parte corrente che di parte capitale. Il piano che sostanzialmente, sia nei cespiti che nei valori, sembrerebbe rimasto invariato non deve essere un documento che si approva e si allega al bilancio di previsione, ma deve essere un documento messo sul tavolo degli uffici e tramutato in proventi, in ricavi. Oggi non è più possibile per i Comuni vivere di trasferimenti. I trasferimenti sono in via di estinzione. Siccome lo Stato non ha dove recuperare denaro, sposta i trasferimenti. Da una parte li toglie a favore delle entrate tributarie, non rendendosi conto che la collettività amministrata non è in grado di colmare, con la propria capacità contributiva, il gap che si viene a creare quando i trasferimenti vengono, ex abrupto, tagliati. Il Piano delle alienazioni e i relativi proventi – ha aggiunto l’Assessore Giordano – sono stati destinati al ripiano dei debiti trasferiti alla commissione straordinaria di liquidazione. E’ un atto dovuto, ma non necessario, nel senso che è normale che l’Osl busserà, come sta facendo, alla porta del Comune per chiedere riscossioni, mutui, beni patrimoniali e arriverà il momento in cui, non rinvenendo tutte le risorse necessarie per far fronte alla posizione debitoria che è abbastanza cospicua, dovrà chiedere all’Ente di vendere parte del patrimonio. Si concorderà con la commissione quali vendere, quali lasciare e, laddove vi fossero beni che il Comune ritiene di dover mantenere nel proprio patrimonio, è chiaro che l’Ente, trovando risorse alternative, avrà la possibilità di comunicare alla commissione che non ha intenzione di procedere alla vendita e che finanzierà l’importo richiesto in altro modo». Sul bilancio in discussione, Giordano ha detto che «il bilancio di previsione che andiamo ad approvare per l’esercizio 2021/2023 non è un bilancio di previsione, perché quello di previsione è il documento contabile fondamentale nella gestione programmatica dell’Ente nel quale si prevedono le entrate e le spese che ci saranno. Un bilancio che si porta ad approvare a gennaio, massimo a marzo. Adesso non siamo più di fronte ad un ritardo fisiologico, ma ad una situazione inusuale in cui andiamo a fotografare ciò che è stato». L’assessore Giordano ha puntualizzato che «non si tratta di un bilancio della nuova amministrazione, ma della vecchia amministrazione, gestito in regime di contabilità e di gestione provvisoria, ex art.163, fino alle elezioni. L’Amministrazione attuale si è quindi trovata, appena dopo l’insediamento, con questo bilancio provvisorio 2021 che era la colonna 2021 del bilancio stabilmente riequilibrato 2020/2022, approvato dalla precedente amministrazione e che ha ricevuto il parere favorevole da parte del Ministero. Non ci possiamo per questo discostare dalle revisioni che sono state fatte in quel bilancio se non per situazioni di contingente necessità o di evidente opportunità. L’approvazione di questo bilancio è fondamentale per dare concreta attuazione alle spese per servizi essenziali del Comune. Il bilancio stabilmente riequilibrato non contemplava tutte le voci di spesa per arrivare a fine anno (come le Cooperative, i servizi di pubblica illuminazione, ecc.) e quindi si è reso necessario rimodulare la parte spesa del bilancio per poter dare copertura a queste spese, senza le quali avremmo avuto la necessità di bloccare i servizi già resi, ma anche di andare a trovare coperture per eventuali debiti fuori bilancio». Giordano ha aggiunto che «andava rivista anche la parte delle entrate, in maniera particolare con riferimento alle entrate proprie, cioè le entrate che devono essere gestite autonomamente e che nulla hanno a che vedere con i trasferimenti correnti. Le entrate tributarie erano state previste in materia errata ed è stato, pertanto, necessario effettuare un taglio di 8 milioni rispetto al bilancio provvisorio, mentre, sulla parte relativa ai trasferimenti c’è stato un incremento di trasferimenti di 15 milioni, per un saldo attivo di variazione di 7 milioni di euro. Dall’altra parte – ha precisato ancora Giordano – abbiamo dovuto adoperare tutti i modi possibili per rinvenire fondi in parte spese, abbinare cioè le due operazioni, aumento delle entrate e riduzione delle spese, in modo tale che la somma algebrica di questa variazioni, positive entrambe, potesse pervenire ad un ammontare complessivo di 11 milioni 360.084, 27 che è l’entità del disavanzo non più presunto, ma definitivo. Abbiamo inoltre effettuato una rivisitazione del fondo per i crediti di dubbia esigibilità sceso da 21 milioni a 19 milioni, non perché la percentuale di riscossione delle entrate proprie sia in alcun modo aumentata, ma semplicemente perché abbiamo utilizzato, perché ci è consentita, una modalità di calcolo più favorevole all’Ente. Abbiamo operato tagli dove è stato possibile senza dare nessuna scopertura ai servizi essenziali, in modo da recuperare altri 4 milioni indispensabili per dare copertura agli 11 milioni. Oggi andiamo ad approvare un bilancio di previsione che, come dice l’organo di revisione, è un bilancio, con riferimento agli equilibri, che non presenta elementi di particolare criticità. Gli elementi di criticità rilevati dall’organo di revisione – ha puntualizzato ancora l’Assessore Giordano – individuano altre circostanze come l’incapacità di avere un flusso di cassa proprio e programmato che riguardi le entrate di competenza e che comporta un continuo ricorso all’anticipazione di tesoreria. Questo ingessa la liquidità di cassa e ci rende strutturalmente deficitari e di grande problematicità agli occhi della Corte dei conti, perché un bilancio in dissesto, nel quale si gestisce la competenza e non si ha più la responsabilità dei residui, è un bilancio che è destinato a rivivere una procedura di riequilibrio se non un nuovo dissesto. Se riusciamo ad invertire la tendenza delle riscossioni – ha con convinzione precisato l’Assessore – probabilmente potremmo anche pensare di chiudere questo fardello e riprogrammare una gestione che possa dare attuazione alle linee programmatiche dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso. Non vi nego che di fronte a quel disavanzo sono preoccupato ma ci sono i margini per dare copertura». Giordano ha, infine, rappresentato la situazione contabile complessiva del comune di Cosenza. «In una prima tabella – ha precisato – è stato evidenziato un risultato complessivo di amministrazione, pre accantonamenti e vincoli di 43 milioni che, al netto di accantonamenti e vincoli tutti, sia quelli di competenza dell’Ente che quelli di competenza della commissione, porta ad un disavanzo di 200 milioni di euro. La sola gestione di competenza dell’Amministrazione Occhiuto – ha sottolineato ancora Giordano – ha determinato un risultato positivo di amministrazione pre accantonamenti e vincoli, per l’anno 2020, di 10 milioni 884.000,00. Questo risultato serve per dare copertura a tutto ciò che nella gestione finanziaria dell’Ente viene accantonato e vincolato per poter dare poi copertura a spese successive». La chiusura del suo intervento Giordano l’ha riservata anzitutto al recupero dell’evasione tributaria. «Se si riuscirà a mantenere gli impegni assunti e l’Amministrazione farà di tutto, le entità di riscossioni da recupero dell’evasione tributaria non dovranno fermarsi a quelle che si sono registrate nel 2021 con una percentuale del 20%. Se così fosse, non ci sarebbero grandi margini di recuperabilità degli equilibri per il Comune». Altra questione posta da Giordano quella del problema dell’anticipazione di tesoreria «che non comporta squilibri sui risultati di amministrazione. Resta il fatto, però, che se sono stati utilizzati 31 milioni di anticipazione nel 2020 e non sono stati rimborsati, la tesoreria li vorrà e se li prenderà di diritto, con tutte le entrate che trova disponibili e se non le trova riutilizza la sua stessa anticipazione per rivalersi. Non usciremo mai da questa situazione di cassa disastrosa – avverte Giordano – a meno che se non si facciano delle operazioni, tenendo conto che oggi il Comune può vivere solo delle risorse di competenza. Quello delle riscossioni è il vero vulnus contabile della città di Cosenza. Bisogna sviluppare il senso civico di contribuzione alle spese della collettività. Non dobbiamo fare operazioni di sacrificio, ma di civiltà. Occorre invertire la rotta sul piano della riscossione delle entrate e sul potenziamento delle strutture comunali in termini di risorse umane».

L’intervento del Sindaco Franz Caruso

Nel suo intervento il Sindaco Franz Caruso ha ringraziato, dopo i consiglieri Francesco Spadafora e Francesco Luberto, per gli auguri formulati al suo indirizzo e alla giunta, anche il dirigente del settore Bilancio e Programmazione Economica, Francesco Giovinazzo, tutti i dipendenti del settore, il Presidente del collegio dei revisori dei conti, Andrea Manna e il Presidente della commissione bilancio Gianfranco Tinto. Un ringraziamento particolare il sindaco Franz Caruso ha poi rivolto a tutti i dirigenti che hanno partecipato alla stesura del documento contabile e soprattutto al neo assessore Francesco Giordano «per la sua competenza e per il senso di responsabilità e dedizione che ha manifestato nella elaborazione di questo documento contabile che – ha sottolineato il primo cittadino – non appartiene a questa Amministrazione, ma che riguarda attività poste in essere da altri e non da noi». Franz Caruso non ha mancato di rilevare la positività che ha accompagnato in aula la relazione dell’Assessore al bilancio Giordano. «Le parole di elogio e di apprezzamento che sono venute dall’aula – ha detto ancora il Sindaco – mi fanno ritenere soddisfatto di questa scelta, fatta in piena autonomia, assumendomi le responsabilità». Il primo cittadino ha ricordato, inoltre, come, appena insediato, sia stato «investito da un problema insormontabile, quello di una gestione economico-finanziaria disastrosa. Una situazione che oggi trova assoluto rispetto nel documento previsionale che si pone in equilibrio e che dà una prospettazione di un disavanzo di 11 milioni di euro. Anche noi – ha proseguito Franz Caruso – ci siamo trovati di fronte ad un bivio: procedere a dichiarare, per una seconda volta, con quei conti, il dissesto, oppure andare avanti. Abbiamo, invece, operato una scelta coraggiosa, di amore e responsabilità nei confronti della città, perché sappiamo cosa avrebbe potuto rappresentare affrontare un nuovo dissesto, dopo la prima dichiarazione di fine 2019. Potevamo non approvarlo, ma sapevamo cosa questo avrebbe potuto provocare. Oggi mi fa piacere che l’opposizione sia d’accordo, ma bisognava approvarlo prima del 4 novembre. Non ci avete consegnato né il consuntivo 2020 né quello del 2021. Oggi assumiamo su di noi la responsabilità politica di questa approvazione, perché – ha detto ancora il Sindaco durante il suo intervento – siamo responsabili del mandato che la città ci ha assegnato. Lo facciamo, perché, chiusa questa parentesi, cominceremo la nostra azione di governo. L’approvazione di oggi è, infatti- ha aggiunto il Sindaco – il passaggio fondamentale per approvare il bilancio di previsione che avrà a fondamento la nostra azione di governo». Franz Caruso ha evidenziato ancora un altro aspetto relativo alla elaborazione del documento contabile: «questo bilancio chiuso in limine litis, per adoperare un termine giuridico, o, per usarne uno calcistico, in zona Cesarini, viene fatto per la prima volta in casa e porta la firma di tutti i responsabili. E’ la prima volta che non si attinge ad apporti esterni che, per quanto mi riguarda, non ci saranno più. E’ questo – ha ribadito il Sindaco – il primo bilancio frutto del lavoro interno delle capacità professionali che abbiamo nella macchina comunale». Quindi le parole del Sindaco sono andate anche nella direzione di quella richiesta di aiuto che era stata già avanzata allo Stato centrale per farsi carico delle difficoltà finanziarie che non sono solo del Comune di Cosenza, ma anche di molti comuni del Meridione. “In assenza di un supporto esterno – ha detto oggi nell’aula del Consiglio comunale il primo cittadino – diventa difficile risanare il disavanzo di 11 milioni. Il bilancio che lo Stato si appresta a varare prevede questi interventi a favore delle città metropolitane. Avevamo auspicato che anche per le città capoluogo ci potesse essere un aiuto. Sarebbe importante poter contare su un contributo che ci consentirebbe di sanare una situazione molto gravosa. A renderla ancora più gravosa – ha aggiunto Franz Caruso – c’è tutta quella parte che dobbiamo corrispondere all’Organismo straordinario di liquidazione per risanare un debito enorme (di circa 200 milioni di euro) di cui ad oggi si ha certezza, ma la commissione non ha ancora chiuso i suoi lavori. A questo si aggiungano altri 100 milioni di euro per pendenze giudiziarie. Pertanto – ha aggiunto il primo cittadino – non canterei vittoria, perché queste cifre vanno ad aggravare gli 11 milioni di disavanzo. Dovremo avere la capacità di contare su entrate tali per coprire la spesa corrente, ma anche per sanare il debito». E Franz Caruso ha fatto appello alla grande responsabilità del Consiglio comunale e dell’Amministrazione. «Noi, quando sarà il momento – elaboreremo un bilancio di previsione trasparente e rispetteremo i tempi. Al massimo dovremo approvarlo entro il 30 di marzo, all’inizio dell’esercizio finanziario». Quindi il Sindaco Franz Caruso ha dedicato un passaggio del suo intervento all’operazione verità sul bilancio. Rivolgendosi ai banchi dell’opposizione ha sottolineato: «L’avete presa come un’accusa, ma non è così. Ho anche detto che ho apprezzato i primi cinque anni della precedente esperienza amministrativa, riconoscendo quelle azioni che avevano incontrato la mia soddisfazione di cittadino. L’operazione verità – ha precisato Franz Caruso – deve riguardare i servizi esterni, i contratti, le spese, la gestione del patrimonio, le consulenze. E noi la faremo e se l’Amministrazione precedente avrà operato con trasparenza sarò il primo a riconoscerlo. Non ho promesso altro che legalità, trasparenza e solidarietà. Dovremo essere proiettati verso l’azione di risanamento del Comune e noi questo faremo, da domani in poi. Noi intraprenderemo un’azione completamente diversa rispetto al passato. Nessuno di noi – ha concluso Franz Caruso – è infallibile, tutti possiamo sbagliare, ma quando si sbaglia, bisogna avere l’onestà di dirlo». Quanto al ridotto gettito dei tributi comunali, il primo cittadino ha affermato che «i tributi avrebbero dovuto essere pagati da tutti e la società che ne gestisce la riscossione avrebbe dovuto mettere in campo tutte le azioni per raggiungere questo obiettivo». Quindi il Sindaco ha evidenziato che da parte della precedente Amministrazione «non c’è stata tutta questa attività nei confronti della Società Municipia. Chiusa questa parentesi, auspichiamo di avviarci verso la normalizzazione della vita amministrativa. Ho stilato un programma che ha avuto il consenso dei cittadini e lo vorrei realizzare, felicissimo di poterlo migliorare anche con gli apporti della minoranza, per il bene esclusivo della nostra città».

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