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«Anziana si sente male, anche a Catanzaro l’ambulanza è senza medico»

Denuncia del Codacons: «Gestione disastrosa delle risorse in regione. Smentite le rassicurazioni dell’Asp»

Pubblicato il: 30/12/2021 – 19:07
«Anziana si sente male, anche a Catanzaro l’ambulanza è senza medico»

CATANZARO «Le ambulanze del 118 senza medici a bordo in Calabria non fanno più notizia». L’ennesima denuncia arriva dal Codacons: oggi, nel pieno centro del capoluogo della regione Calabria, i familiari di una anziana signora, con gravissimi problemi cardiaci, hanno chiesto un intervento di urgenza.
«All’arrivo – si legge in una nota – l’amara sorpresa: l’ambulanza non aveva un medico a bordo ed il personale infermieristico, non essendo autorizzato ad erogare terapie, non hanno potuto far altro che trasportare la donna al Pronto soccorso».
«Quanto accaduto smentisce clamorosamente le rassicurazioni fornite urbi et orbi dall’Asp di Catanzaro – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons – che appena un mese addietro rimarcava come “tutti i turni del 118 sono coperti” e che “il servizio di emergenza viene garantito correttamente” e ci offre uno spaccato disastroso di come vengono gestite le risorse in questa regione. Una regione in cui la sanità è sempre stata un affare. Quello che era un diritto si è affievolito tra conti tenuti perennemente in profondo rosso per favorire gli amici e poter lucrare sull’emergenza e strutture pubbliche chiuse per favorire privati rampanti. In questo tritacarne senza speranza si è inserito il Covid. Piatto ricco mi ci ficco, si saran detti i nostri eroi. E così hanno iniziato a distribuire soldi come se piovesse. Dai medici di base incentivati a suon di bonus per inoculare vaccini, ai farmacisti che vanno in “overbooking” grazie a tamponi e mascherine, rese obbligatorie senza prevedere tetti di spesa. Non si bada a spese. Tranne che per i figli di un dio minore. Quelli che sono costretti a sperare nell’arrivo tempestivo dell’ambulanza del 118, per poter continuare a vivere. E così, dopo decenni di inenarrabili sprechi, la Regione ha pensato bene di risparmiare sulla pelle dei calabresi negando il loro sacrosanto diritto ad avere un medico per le emergenze».
«Da tempo denunciamo questa vergogna delle ambulanze demedicalizzate – prosegue Di Lieto –. Lasciare le ambulanze senza medici a bordo rappresenta un gravissimo abuso e finisce per negare il diritto a ricevere cure tempestive ed adeguate. Per questo motivo abbiamo già depositato un a denuncia in Procura ritenendo responsabili i vertici della Regione e delle Asp per tutte le conseguenze che i cittadini dovessero subire a causa di questa programmata distruzione del servizio di emergenza».

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