ROMA A livello giornaliero, la percentuale di terapie intensiva occupate da pazienti Covid è stabile al 17% in Italia ma cala in 6 regioni o province autonome: Calabria (15%), Campania (12%), Liguria (19%), PA Bolzano (18%), Umbria (9%), Veneto (16%). Cresce in 5: Basilicata (al 6%), Emilia Romagna (17%), Friuli Venezia Giulia (22%), Molise (5%), Piemonte (25%). È stabile in 10: Abruzzo (al 20%), Lazio (22%), Lombardia (15%), Marche (al 21%), PA Trento (26%), Puglia (14%), Sardegna (15%), Sicilia (19%), Toscana (21%), Val d’Aosta (21%).
A livello giornaliero, la percentuale di posti occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri di area non critica è ferma al 30% in Italia ma cresce in 11 regioni o province autonome: Abruzzo (al 31%), Campania (31%), Emilia Romagna (28%), Friuli Venezia Giulia (35%), Lazio (31%), Liguria (41%), PA Bolzano (21%), PA Trento (27%), Sardegna (18%), Sicilia (38%), Valle d’Aosta (53%). Cala in Lombardia (39%), Marche (28%), Toscana (26%). Stabile in Basilicata (al 25%), Calabria (40%), Molise (10%), Piemonte (31%), Puglia (24%), Umbria (29%), Veneto (25%). Questi i dati Agenas aggiornati al 23 gennaio.
Sono stati circa 400 i ricoveri nei bambini tra i 5 e gli 11 anni nell’ultima settimana, rispetto ai 113 della settimana precedente, più che triplicati. A rilevarlo è un’elaborazione della Società Italiana di Pediatra su dati dell’Istituto Superiore di Sanità. «La crescita del tasso di incidenza sta rallentando in tutte le fasce di età tranne che nei bambini sotto gli 11 anni per i quali risulta in aumento» afferma la presidente Sip Annamaria Staiano. La Sip esorta a vaccinare: solo il 7% dei 3.656.069 bimbi italiani tra i 5 e gli 11 anni ha completato il ciclo vaccinale con 2 dosi e il 27% è stato immunizzato con la prima dose.
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