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Capitale della Cultura 2024, niente da fare per le calabresi Diamante e Capistrano

Il Ministero ha reso note le 10 finaliste. Magorno: «Non ci siamo, ma continuiamo a lavorare per valorizzare il percorso intrapreso»

Pubblicato il: 31/01/2022 – 16:00
Capitale della Cultura 2024, niente da fare per le calabresi Diamante e Capistrano

LAMEZIA TERME Niente da fare, le “calabresi” sono fuori dai giochi. Le candidature a Capitale della Cultura 2024 di Capistrano e Diamante rimarranno tali. Il Ministero della Cultura rende note le 10 finaliste per l’edizione del 2024. Le città selezionate verranno audite, in video-conferenza, il prossimo 3 e 4 marzo 2022 da parte della Giuria presieduta da Silvia Calandrelli che dovrà poi indicare al ministro Dario Franceschini la candidatura ritenuta più idonea. Negli anni il titolo di Capitale della Cultura è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020 e nel 2021, Procida è la capitale del 2022, Bergamo e Brescia saranno le capitali nel 2023. Ecco le città finaliste che si contendono il titolo di Capitale della Cultura per il 2024: 1. Ascoli Piceno; 2. Chioggia (VE); 3. Grosseto; 4. Mesagne (BR); 5. Pesaro; 6. Sestri Levante con il Tigullio (GE); 7. Siracusa; 8. Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA); 9. Viareggio (LU); 10. Vicenza.

Magorno: «Non siamo in finale, ma continuiamo a lavorare per valorizzare il percorso intrapreso»

«Non essere nella prima rosa delle città che puntano al titolo di capitale italiana della cultura per il 2024 non ci impedisce di ragionare sulle potenzialità che il progetto messo in piedi offre a Diamante, alla Riviera dei Cedri, alla Calabria tutta. Quando abbiamo deciso di partecipare alla sfida italiana lo abbiamo fatto con la consapevolezza che mettersi in gioco è già una conquista, è una motivazione a fare, a innovare, a immaginare un futuro diverso per un luogo e per chi lo abita. Diamante è una città di molti, di chi la vive per tutto l’anno, per chi l’attraversa per brevi periodi, per i molti che l’hanno scelta come luogo ideale. Un patrimonio enorme di relazioni di cittadinanza che non sarà mai disperso. A questo patrimonio, innanzitutto a questa grande comunità, ci rivolgiamo per dire che il dossier messo in piedi e sostenuto con tanto entusiasmo rimane comunque un percorso che non abbiamo intenzione di abbandonare. Ringrazio tutti i comuni che hanno sostenuto la candidatura, ringrazio il presidente Occhiuto che ci è stato vicino dal primo momento, ringrazio i partner istituzionali che hanno creduto in noi. La rete messa in piedi è un valore di cui siamo fieri. Un grazie particolare al professore Eugenio Gaudio che ha accettato la sfida, un’enorme gratitudine alla senatrice nostra concittadina onoraria Liliana Segre che ancora solo due giorni fa ha dimostrato ancora una volta l’affetto che nutre per la nostra città. Un augurio alle altre città candidate che hanno ancora un pezzo di maratona da fare per arrivare alla decisione di marzo. Ci piacerebbe, appena il Covid ce lo consentirà, ospitarle tutte per un confronto costruttivo su questo tipo di progettazione ministeriale che coinvolge nella stessa competizione città metropolitane, aggregazioni di comuni e piccoli borghi. Guardiamo avanti, siamo concentrati sulle prossime sfide che ci attendono che possono contribuire a promuovere la nostra città. Appuntamento al Giro d’Italia».  Così il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno.

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