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l’intervista

20.20 | Mancuso sul voto a Catanzaro: «Serve una figura che abbia le idee chiare»

Il presidente del consiglio regionale ospite del talk: «Aspettiamo la condivisione tra tutti i partiti prima di fare un nome»

Pubblicato il: 03/02/2022 – 6:12
20.20 | Mancuso sul voto a Catanzaro: «Serve una figura che abbia le idee chiare»

LAMEZIA TERME «È stata una bella responsabilità, non capita a tutti i presidenti del consiglio o a tutti i consiglieri regionali. L’ho fatto con grande senso di responsabilità». A pochi giorni di distanza dalla rielezione a presidente della Repubblica di Sergio Mattarella, è Filippo Mancuso, presidente del consiglio regionale della Calabria, a tratteggiare i segni di una settimana quasi surreale, tra nomi, proposte, fallimenti salvo poi ritornare da Mattarella. 

E lo ha ribadito a “20.20”, il talk politico de L’altro Corriere Tv (condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro) andato in onda ieri sera sul canale 16. «È ovvio – ha spiegato Mancuso – che si è giunti a questa conclusione, ma certamente tutti abbiamo pensato a cosa siano serviti i giorni precedenti, sette giorni persi, quando Mattarella lo si poteva eleggere subito. Per questo, ne approfitto, chiedo scusa a tutti i calabresi per essere stato lontano, come i miei colleghi, lontano dalla Calabria». «Matteo Salvini ha provato a trovare altri accordi, ma non è stato possibile anche perché tutto deve coincidere e confluire su una scelta condivisa. Sostanzialmente è come se Mattarella avesse fatto un favore a tutti noi».

Un primo bilancio

Sono passati solo pochi mesi, ma per Mancuso è già tempo di fare un primissimo bilancio legato all’esperienza di presidente del consiglio regionale. «C’è un grande dialogo tra giunta a consiglio, si cammina di pari passo e questo è un grande vantaggio». «Non ho una grande storia politica, non ho conosciuto un gran numero di personaggi politici calabresi – ha detto ancora Mancuso – ma devo riconoscere che al momento Roberto Occhiuto di gran lunga supera la media di quelli che ho conosciuto finora, in tema di conoscenza amministrative, burocratiche, dei rapporti politici, ha grande esperienza e grandi capacità». 

L’elezione del prossimo sindaco di Catanzaro

Poi il tema cruciale, ovvero la prossima elezione del nuovo sindaco di Catanzaro. Il centrodestra sabato si riunirà per la prima volta per trovare la quadra giusta e un nome condiviso «visto che finora non abbiamo trovato il candidato, bisogna accelerare. Non ho un vero e proprio un identikit – ha chiarito Mancuso – serve però evidentemente una figura che conosca la città, i quartieri, che conosca. Deve avere le idee chiare ed esperienza politica, non servono improvvisati o gente che faccia filosofia, bisogna badare alle cose concrete». «Serve un politico credibile – ha spiegato Mancuso – e non una figura che aspetti che gli vengano proposti i temi politici o i problemi esistenziali di Catanzaro, ma quelli concreti». C’è un partito che rivendica? Ancora è presto per dirlo. «Verranno valutate le proposte specifiche, anche capire se c’è al tavolo un partito che abbia pretese particolari». «Credo che sia una questione di metodo, anche io avrei potuto sottoporre una candidatura, parlare di diritti. Aspettiamo invece una interlocuzione e di condividere un nome unico. Quello che ho appreso finora, invece, sono nomi che arrivano da richieste singole, autocandidature o che vengono da associazioni. La politica, secondo me, è condivisione». E sulla possibilità che il centrodestra possa viaggiare “diviso”, Mancuso non ha dubbi: «Penso proprio di no. La riunione di sabato sarà partecipata da tutti partiti della coalizione, e poi a questi si uniranno le forze civiche presenti già nella maggioranza dell’amministrazione comunale e chi si renderà disponibile a creare qualche lista a supporto». 

L’amministrazione Abramo

C’è poi da “giudicare” quella che è stata l’esperienza amministrativa targata Sergio Abramo, spesso costellata da problematiche politiche, specialmente negli ultimi mesi. «Se si ha l’idea di aver fatto tutto male, la gente ha il diritto di cambiare, ma io non sono di questo avviso. Sono state fatte tante cose buone che sono andate scemando però verso la fine della consiliatura, proprio alle soglie della campagna elettorale. Si assiste spesso ai riposizionamenti e allora le amministrazioni vanno in crisi, così come è accaduto alle Regionali. Certo, fa parte del gioco, la politica non dovrebbe più sorprendersi di questo». L’alleato più forte potrebbe essere proprio un centrosinistra frammentato. Ma non la pensa così Mancuso. «Se ci fosse la maggioranza relativa, potrebbe essere vero. Con il doppio turno, però, è difficile. Al ballottaggio il voto è slegato rispetto ai candidati, vince il sindaco più credibile dai cittadini come è già accaduto spesso a Catanzaro e a Cosenza». 

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