La lunga notte del Pd di Reggio Calabria. Trattative a oltranza in riva allo Stretto per trovare la quadratura del cerchio al congresso provinciale democrat. Secondo quanto si apprende da fonti del Pd calabrese, si starebbe profilando una soluzione allo stallo che si era creato negli ultimi giorni con la posizione polemica del sindaco, oggi sospeso, di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, che si è messo di traverso all’asse tra il segretario regionale dem Nicola Irto e l’ex capogruppo alla Regione Sebi Romeo. Il nome che potrebbe rappresentare una soluzione più unitaria e che far uscire il Pd da un momento di evidente difficoltà sullo Stretto, sarebbe quello di Antonio Morabito, giovane avvocato, appartenente a una storica famiglia della sinistra reggina: il papà Pino è stato infatti, tra le tante cose, presidente della Provincia. A favorire la soluzione Morabito sarebbe stato il passo indietro di Romeo. A quanto si apprende, infatti, il nome di Morabito sarebbe comunque stato espresso dall’area Irto-Romeo, mentre invece Falcomatà avrebbe proposto altri nomi, piuttosto divisivi. In lizza per la segreteria provinciale comunque – sempre secondo fonti accreditate – resterebbe l’ex consigliere regionale Giovanni Nucera, che non avrebbe fatto il passo indietro auspicato da gran parte del Pd territoriale. Resta da vedere come si posizionerà Falcomatà, che potrebbe concretizzare la sua intenzione di disertare il congresso. Nelle prossime ore il dato di Reggio Calabria dovrebbe essere ufficializzato, nel frattempo si può evidenziare che, al netto delle tensioni, fisiologiche peraltro in tutte le fasi congressuali, il Pd in Calabria si prepara a celebrare i congressi provinciali e i congressi delle città più grandi, ed è sicuramente un dato significativo: del resto, lo stesso Irto aveva spiegato che la convergenza andava perseguita ma dove e se possibile, e che l’unità era un auspicio ma non un dogma. (c. a.)
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