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L’ESCLUSIVA

De Magistris: il “laboratorio Calabria” avrà un ruolo di primo piano nella costruzione delle prossime sfide

Intervista al leader di “Dema” già candidato governatore, che lancia un nuovo soggetto politico. «Alternativi all’attuale sistema». L’obiettivo di «consolidare la presenza» sul nostro territorio e …

Pubblicato il: 21/02/2022 – 6:57
di Antonio Cantisani
De Magistris: il “laboratorio Calabria” avrà un ruolo di primo piano nella costruzione delle prossime sfide

CATANZARO «Il “laboratorio Calabria” avrà un ruolo di primo piano nella costruzione della nuova soggettività politica». Luigi de Magistris, leader di “Dema”, già pm di Catanzaro e già sindaco di Napoli, candidato governatore alle ultime Regionali in Calabria con una coalizione civica, si sta preparando alla prossima sfida con vista sulle Politiche 2023: la sfida di un polo civico che – dice al Corriere della Calabria – «possa spostare l’asse verso la giustizia sociale, l’uguaglianza, le libertà, la fratellanza». Sempre al di fuori e alternativi agli schieramenti di centrodestra e centrosinistra, cioè al sistema che «sta distruggendo il futuro del nostro Paese», in linea con l’esperienza varata in Calabria alcuni mesi fa, spiega de Magistris che poi si pone l’obiettivo di «consolidare sempre di più la nostra presenza» in Calabria, non escludendo un’opposizione congiunta con il centrosinistra alla Regione «se il centrosinistra metta fine ad inciuci e trasversalismi» e annunciando la discesa in campo di “Dema” alle Amministrative, a partire da Catanzaro, città che per de Magistris ha sempre un richiamo particolare.
De Magistris, lei nei giorni scorsi ha annunciato che si candiderà alle Politiche 2023 con un movimento  che metterà insieme varie esperienze, caratterizzate essenzialmente dall’essere anti-sistema, “i non allineati”: ci può illustrare più nel dettaglio questa proposta politica, che peraltro conferma la sua linea di correre sempre fuori dai poli esistenti?
«Noi siamo alternativi al sistema politico che non ha fatto della questione morale la centralità del suo agire, vogliamo l’attuazione della Costituzione e dei suoi principi e diritti essenziali. Centrodestra e centrosinistra hanno smantellato la sanità pubblica, distrutto l’ambiente, aumentato il costo della vita, bloccati i salari, acuito le disuguaglianze tra Nord e Sud. Noi proponiamo un’alternativa di persone ed esperienze politiche, soprattutto nate dal basso, coerenti e credibili che hanno dimostrato di essere libere e fuori dal sistema che sta distruggendo il futuro del nostro Paese. Ci faremo trovare pronti per le Politiche del 2023».
Questo suo progetto politico sembra comunque una sfida al centrosinistra, in particolare al Pd e al Movimento 5 Stelle: è così? E ci sono margini di dialogo?
«In questo momento esiste un centro vastissimo, una destra divisa ma forte, manca il polo civico che possa spostare l’asse verso la giustizia sociale, l’uguaglianza, le libertà, la fratellanza. Dopo l’inganno dei 5 Stelle ci vuole una proposta innovativa e seria, fatta da chi ha dimostrato nella vita politica ed istituzionale da che parte stare. Non siamo contro, siamo per costruire finalmente una politica alternativa, seria, concreta e fatta di contenuti che parlano ai bisogni della gente».
Il progetto politico che sta portando avanti ha avuto già un primo schema, in realtà un primo banco di prova lo scorso ottobre alle Regionali in Calabria: si può dire che la sua corsa in Calabria sia stata il laboratorio della sua prossima sfida?
«La sfida in Calabria è stata molto difficile, ma bellissima sul piano umano e politico. Senza soldi, senza apparati di partito, senza massomafie, senza voto di scambio, in pochi mesi abbiamo costruito un polo civico-popolare che ha raggiunto il 17%. Un risultato più che soddisfacente. Siamo il secondo “partito” dopo Forza Italia, 130.000 voti, opposizione in Consiglio regionale. Il “laboratorio Calabria” avrà un ruolo di primo piano nella costruzione della nuova soggettività politica».
E come concretizzare e radicare ancora di più la vostra presenza in Calabria, considerando che comunque alle Regionali avete eletto due consiglieri regionali, Laghi e Lo Schiavo? E come valuta questi primi mesi di opposizione in Consiglio regionale?
«Dobbiamo consolidare sempre di più la nostra presenza, ci stiamo organizzando sul territorio con i referenti territoriali ed i nostri due consiglieri stanno facendo un lavoro prezioso, serio e concreto. Anche io sto seguendo tutto. Saremo presenti alle prossime Amministrative di Catanzaro e Paola ed anche in altri comuni più piccoli».
Non sarebbe auspicabile comunque un’opposizione unitaria con il centrosinistra in Calabria? Il Pd, sia pure a fatica, sembra si stia incamminando su un percorso diverso rispetto al passato…
«Finora il Pd in Calabria ha fatto parte del sistema che noi contrastiamo ed ha contribuito a disintegrare diritti e prospettive di sviluppo. Noi siamo veramente opposizione al centrodestra di Occhiuto, nel merito e nei valori. Non escludo che si possano fare iniziative di opposizione congiunta in Consiglio regionale sempre se il centrosinistra metta fine ad inciuci e trasversalismi d’interessi. Per noi conta solo la Calabria ed il suo popolo».
Un giudizio sui primi mesi di governo del centrodestra a guida Occhiuto.
«Il presidente Occhiuto si è messo subito al lavoro ed ha mostrato impegno sin dall’inizio, peccato che sinora nulla di concreto e positivo è cambiato e la sofferenza dei diritti essenziali è ancora acutissima, basti pensare alla sanità dove Occhiuto non è per nulla credibile essendo stato tra gli artefici principali del suo smantellamento. Se farà cose buone non avremo difficoltà ad ammetterlo, noi siamo opposizione costruttiva, non finta o populistica».
In Calabria ci saranno le Amministrative a Catanzaro, città a lei particolarmente cara: “Dema” sosterrà la candidatura a sindaco di Fiorita. Com’è maturata questa scelta? E se su Fiorita alla fine dovesse convergere anche il Pd?
«A Catanzaro abbiamo scelto di sostenere Nicola Fiorita, con il quale dialoghiamo da tempo, per la sua scelta, alla quale credo abbiamo anche contribuito, di ritrovare il senso civico della sua esperienza. Ovviamente si dovrà costruire un programma di rottura ed innovativo, liste con persone credibili e non travolte dalla questione morale, entusiasmo e passione per vincere nel capoluogo dove Abramo lascia una città senza visione e con tanti problemi. Noi auspichiamo che la coalizione sia prevalentemente civica, poi vediamo che succede, per ora andiamo avanti dando il nostro contributo concreto per il cambiamento». (redazione@corrierecal.it)

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