CATANZARO «La condanna dell’aggressione militare russa, la necessità di fermare le ostilità e la salvaguardia umanitaria dei civili saranno rivendicate nelle manifestazioni di piazza di sabato 26 Febbraio e dei successivi giorni che si svolgeranno in tutte le province calabresi e alle quali tutte le strutture territoriali e quella regionale della Cgil Calabria aderiranno e promuoveranno per assicurare una mobilitazione diretta ad esprimere solidarietà al popolo ucraino e sollecitare il ruolo delle diplomazie per fermare la guerra e promuovere la pace». Così il sindacato in una nota che conferma l’adesione alle manifestazioni del prossimo 26 febbraio per dire no alla guerra e condannare l’offensiva russa in Ucraina. A Reggio Calabria, i sindacati Cgil, Cisl e Uil danno appuntamento unitamente ad associazioni e movimenti reggini Anpi, Arci e Libera in Piazza Italia alle 11 del 26 febbraio.
È tappezzato di “Bandiere della Pace” il territorio di Cinquefrondi, in provincia di Reggio Calabria. L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco, Michele Conia, in coincidenza con l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze militari russe, ha invitato la cittadinanza «a promuovere i valori della solidarietà e della fratellanza tra tutti i popoli», esponendo in tutti i luoghi possibili la “Bandiera della Pace” o di «qualsiasi altro simbolo contro le guerre».
«La giornata di oggi – affermano, in una nota, il sindaco Conia e l’assessore alla Pace, Roberta Manfrida – è iniziata in modo drammatico. Il sorgere del sole fa da sfondo ad una realtà sopraffatta dalla guerra. Una guerra, come tutte, insensata e crudele, che non dà voce e spazio all’umanità e la mortifica in ogni suo aspetto. La storia ci insegna che, a prescindere da quali interessi siano in ballo, nelle relazioni tra Stati l’unica via da seguire è la Pace. Il dialogo e la diplomazia sono la forza tranquilla su cui si fonda l’Unione europea, ambasciatrice di pace nel mondo. È questa la forza a cui Cinquefrondi vuole dare voce».
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