COSENZA Anastasiya deve ancora compiere 30 anni e giovanissima ha affrontato un viaggio di tre giorni, partendo in macchina da Leopoli, dove il 26 avrebbe dovuto sottoporsi a taglio cesareo per dare alla luce il suo terzo figlio. La guerra e la crisi tra Ucraina e Russia hanno stravolto i piani della giovane costretta a raggiungere la madre a Cosenza per fuggire via dal suo Paese. Mamma di altri due bimbi, di tre e cinque anni, è giunta all’ospedale dell’Annunziata sabato scorso, intorno alle ore 20 e dopo poche ore ha dato alla luce il terzo figlio, Michail. Che tutti all’ospedale di Cosenza chiamano “Micheluzzo”. Nato con parto spontaneo, il piccolo pesa 3 chili e 660 grammi.
Madre e bimbo sono ancora in ospedale, nel reparto di Ginecologia guidato dal dottore Morelli. «E’ stata accolta dai pazienti e subito si è spontaneamente attivata la macchina della solidarietà», ha sostenuto il medico. Passato il peggio, ora Anastasiya è preoccupata del futuro: «Non riesco a capire quale possa essere il mio futuro, la mia casa è vicina all’aeroporto e dunque in una zona poco sicura. Non riuscirò a tornare presto a casa». «La mia vita è in Ucraina» ripete Anastasiya che spera in una rapida risoluzione del conflitto e nella possibilità di ritornare a casa per riabbracciare i propri cari. «Sono felice di aver partorito senza preoccupazioni, avevo paura di farlo sotto le bombe».
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