KIEV Nel 24esimo giorno di guerra gli attacchi delle truppe di Putin alle principali città ucraine non si arrestano, ma anche i tentativi di porre una tregua.
Secondo quanto annunciato da Mosca, per la prima volta nel conflitto, sarebbero stati utilizzati missili ipersonici Kinzal.
I missili sarebbero stati utilizzati per colpire un deposito di armi sotterraneo nella regione sud-occidentale di Ivano-Frankivsk. Si tratterebbe di uno dei primi utilizzo di missili ipersonici in un conflitto.
Le forze armate russe «hanno distrutto un grande magazzino sotterraneo di missili e munizioni aeronautiche delle truppe ucraine nel villaggio di Delyatyn, nella regione di Ivano-Frankivsk, utilizzando il sistema missilistico dell’aviazione Kinzhal con missili aerobalistici ipersonici», si legge nella nota del rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov.
La Russia mette in guardia l’Italia dall’assumere un atteggiamento ancora più duro sul piano delle sanzioni e minaccia «conseguenze irreversibili». È quanto affermato all’agenzia Ria Novosti da Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo.
Mosca, ha detto Paramonov senza però fornire dettagli, sta lavorando a una risposta alle sanzioni «illegittime» degli Stati Uniti e dell’Unione europea. Citando la dichiarazione del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire sui piani dell’Ue per lanciare una «guerra economica e finanziaria totale» contro la Russia, Paramonov ha affermato: «Non vorremmo che la logica delle dichiarazioni del ministro trovasse seguaci in Italia e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili».
L’Italia ha ricevuto «un’assistenza significativa» dalla Russia durante la pandemia di Covid-19, e «la richiesta è stata inviata anche dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che ora è uno dei principali “falchi” e ispiratori della campagna anti-russa nel governo italiano», ha dichiarato Paramonov. «È deprimente che ora, sullo sfondo dell’isteria anti-russa, le autorità italiane si siano dimenticate da un giorno all’altro di tutto – dei trattati e degli accordi bilaterali esistenti, della natura speciale dei nostri legami – e si siano unite alla frenetica campagna russofoba».
«Ci aspettiamo che Roma, come altre capitali europee, tornino in sé e ricordino gli interessi profondi dei loro popoli le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera».
In un video messaggio postato su Facebook, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto colloqui significativi di pace e sicurezza «senza indugio» con Mosca, che invece chiede un testo su cui discutere come condizione essenziale per un vertice con Putin.
Un incontro, per il presidente ucraino, «è l’unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori», sulla scia della sua invasione.
«È tempo di incontrarsi, è tempo di parlare, è tempo di ripristinare l’integrità territoriale e la giustizia per l’Ucraina. Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che il Paese impiegherà diverse generazioni per riprendersi», ha aggiunto. «Abbiamo sempre insistito sui negoziati», ha detto il presidente ucraino, «abbiamo sempre proposto dialogo e soluzioni per la pace. Non solo durante i 23 giorni di invasione».
Il presidente ha aggiunto che fino ad oggi 180.000 ucraini sono stati salvati attraverso i corridoi umanitari e che sette sono proseguiti anche ieri. Ma ha anche accusato Mosca di continuare a bloccare la fornitura di aiuti umanitari alle città assediate «nella maggior parte delle aree». «Questa è una tattica totalmente deliberata. Hanno un chiaro ordine di fare assolutamente di tutto per favorire la catastrofe umanitaria nelle nostre città, un “argomento” per consentire agli ucraini di collaborare con gli occupanti. Questo è un crimine di guerra».
In una gelida risposta al videomessaggio di Zelensky della notte, Mosca ha detto che il testo di un possibile trattato tra Russia e Ucraina deve essere approvato prima ancora di menzionare la possibilità di un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Vladimir Zelensky.
Lo ha affermato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. «Non sono assolutamente pronto a commentare in merito. Posso solo dire che prima ancora di menzionare una riunione dei due leader, le delegazioni di negoziatori devono preparare e concordare il testo di un trattato. Successivamente, il testo dovrebbe essere siglato dai ministri degli Esteri e approvato dai governi».
Intanto Kiev pronta a resistere all’assedio. Nell’ennesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina, le news documentano i bombardamenti sulle città ucraine che sono alle prese con «il nemico che cerca di raggruppare le proprie forze, di aumentare la potenza e colpire di nuovo». Ad affermarlo, nel corso di un briefing, è il Governatore dell’amministrazione regionale militare di Kiev, Oleksandr Pavliuk, sottolineando che «siamo pronti a difenderci degnamente. I nostri combattenti sono decisi di combattere fino all’ultimo».
«Le zone più complicate – sottolinea – restano la strada in direzione di Zhytomyr, Irpin, Bucha, Hostomel, Vorsel, Dmytriv, al nord del quartiere di Vyshgorod e nel distretto di Brovary tre centri abitati. Procediamo con l’evacuazione dei civili e portiamo aiuti umanitari. Il nemico tuttavia continua a infrangere tutti gli accordi internazionali».
A Mariupol intanto non ha causato morti ma un ferito grave il bombardamento di un teatro condotto mercoledì dalla Russia in Ucraina. La città è assediata da giorni, ma al momento è impossibile liberala. E la situazione diventa sempre più tragica: non ci sono né corrente, né gas, né riscaldamento, non c’è vita solo continuo dolore, fuoco e bombardamenti senza fine». «Migliaia», secondo il ministero della difesa ucraino le persone uccise «dagli invasori russi», con il «90%» di Mariupol «distrutta dai bombardamenti». «I russi – si legge – tengono in ostaggio gli abitanti di Mariupol, bloccando i corridoi umanitari». Mosca promette «incolumità a chi si arrende», ma Kiev ha rifiutato.
Secondo il fotoreporter svedese Niclas Hammarstrom, ci sono «almeno 45 morti» nel bombardamento avvenuto ieri contro una base militare a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Il giornalista ha pubblicato sul proprio account Twitter le immagini dei soccorritori impegnati tra le macerie della base. Nell’articolo pubblicato per l’Expressen il giornalista ha poi riferito di cinque bombe sganciate sulla base da due aerei russi.
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