CATANZARO Il “doppio volto” del Covid 19 in Calabria: tasso di positività giornaliero in leggero calo e minore pressione sui reparti ospedalieri ma percentuale degli “attualmente positivi” più alta di tutt’Italia. È quanto emerge dall’ultimo report epidemiologico settimanale del Dipartimento regionale Tutela della Salute, report pubblicato sul portale www.rcovid19.it dedicato all’emergenza Covid 19 in Calabria. Il report, aggiornato a tutto il 31 marzo, rileva che «nella settimana oggetto di monitoraggio, pur rimanendo su numeri ancora elevati, si registra in Calabria, la diminuzione del valore degli indicatori “numero assoluto dei nuovi casi” ed “incidenza settimanale per 100.000 abitanti” rispetto al dato della settimana precedente, con un tasso di positività in leggero calo, pur con l’aumento del numero complessivo dei test eseguiti. Le curve di questi due indicatori, dopo aver mostrato un andamento in crescita nella restante parte del mese, nell’ultima settimana di marzo registrano una prima inversione, che dovrà trovare conferma nelle prossime settimane. Anche negli ultimi 7 giorni i maggiori valori di incidenza si osservano nelle fasce di età inferiori ai 19 anni, in particolare quella che va dai 12 ai 19 anni, sebbene si registri una riduzione rispetto alla settimana precedente. L’aumento interessa le fasce superiori ai 60 anni (60-79 e >80 anni)». Il report del Dipartimento Salute evidenzia poi che «anche se in tutte le regioni si rileva un incremento dei soggetti attualmente positivi, la Calabria continua a registrarne un numero che, rapportato ai casi totali rilevati dall’inizio della pandemia, assume valori percentuali decisamente superiore ai valori medi nazionali; al 30 marzo tale dato è il più elevato d’Italia». Capitolo ospedalizzazione: secondo il report «resta contenuto l’aumento nel numero dei ricoveri nelle strutture regionali. Negli ultimi 7 giorni il dato è pressoché stabile incrementandosi solo dell’1% (dopo aver cumulato il +32% delle ultime tre settimane); in tutte le altre regioni (tranne una che riduce il valore di tale indicatore) si segnalano aumenti percentuali più elevati. La media nazionale è pari a +10%. È complessivamente in calo in Calabria, di contro, il trend degli ingressi e dei decessi in terapia intensiva e più in generale la media giornaliera dei decessi. L’analisi sui soggetti deceduti nell’anno 2022, fa rilevare che la maggiore percentuale di essi è di sesso maschile e la fascia d’età più colpita è quella superiore agli 80 anni. Solo l’8% dei deceduti – è scritto nel report – è segnalato come privo di altre patologie, mentre il 52,9% presentava almeno due pregresse patologie ed il 39% più di due». Infine, la raccomandazione del Dipartimento Salute della Regione: «Alla luce di questi dati, rimanendo elevata la circolazione del virus e della sottovariante di omicron BA.2, pur essendo terminato lo Stato d’emergenza, appare ancora indispensabile che tutti i cittadini proseguano ad adottare le misure di prevenzione, igiene e protezione sia individuali che collettive, non trascurando l’adesione alla campagna vaccinale, anche per tutelare le fasce d’età più fragili ed a rischio». (redazione@corrierecal.it)
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