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La riflessione

«Gli algoritmi che cancellano a Catanzaro le istanze democratiche»

È sempre meno leggibile il “fronte moderato” di Catanzaro, tanto da far perdere l’orientamento anche al presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso il quale non lesina dichiarazioni e ammet…

Pubblicato il: 04/04/2022 – 9:55
di Franco Scrima*
«Gli algoritmi che cancellano a Catanzaro le istanze democratiche»

È sempre meno leggibile il “fronte moderato” di Catanzaro, tanto da far perdere l’orientamento anche al presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso il quale non lesina dichiarazioni e ammette, “apertis verbis”, di avere esaurito gli argomenti e di non avere null’altro da aggiungere a proposito delle candidature per il prossimo Consiglio comunale nella città capoluogo.  
Dunque quella destra che per decenni ha “spadroneggiato”, forte della messe di suffragi ricevuti, dimostra di essere in difficoltà a cimentarsi in un’opposizione elettorale. Mancuso non esclude nulla e paventa addirittura una possibile implosione del centro-destra. Ciò lascia pensare non solo che si sia affievolito il feeling tra i movimenti di destra, ma anche che si sia diradata l’intesa tra quelle forze che per lungo tempo hanno sostenuto Abramo.
Che la destra a Catanzaro stesse attraversando un periodo difficile era nell’aria; lo dimostrano i veti incrociati che si sono alternati fino a qualche settimana fa e che hanno causato la fuoriuscita di Tallini e di Cardamone da Forza Italia. Un episodio politicamente rilevante, i cui effetti attendono di essere “scritti”, che determina l’“impoverimento” del partito di Berlusconi a Catanzaro. Né si può pensare che il giovane Polimeni riesca là dove ha “lasciato” Tallini. Forse la considerazione da farsi è che si è stati frettolosi nelle scelte, il che garantisce poco o niente rispetto ai bisogni.
Domenico Tallini, checché ne possano dire gli avversari, (anche quelli interni al suo ex partito!) non solo rappresentava il “pilastro” portante del momento elettorale, ma era anche un interessante “portatore d’acqua” di Forza Italia. Venuto meno, è difficile ritenere che se ne possa trovare un altro con le stesse capacità. Men che meno un giovane che ha ancora bisogno di “masticare pane e politica”. È soprattutto per un motivo di esperienza e, dunque, di capacità che primeggia lo scetticismo. In politica, contrariamente a quanto si pensa, non si può improvvisare perché il rischio diventerebbe elevato e renderebbe più difficile il contesto politico soprattutto in prossimità di una consultazione elettorale.
L’idea è, invece, di salvare il salvabile; il che significa fare i conti con la classe dirigente, ma soprattutto con le aspettative degli iscritti.
La democrazia non si impone! Promuoverla rimane un dovere morale di ciascun partito, ma seguirla attiene sempre alle capacità del singolo. È pur vero che a Catanzaro si assiste ad una brusca frenata delle istanze democratiche, alimentata dagli algoritmi che moltiplicano rabbia e risentimento. I partiti subiscono attacchi interni ed esterni e faticano a portare avanti i programmi. Le classifiche segnalano arretramenti della democrazia e, dunque, della libertà. La questione, oggi, sta nella tenuta sociale e nel suo coinvolgimento. Sarà questo l’argomento politico dei prossimi anni che interesserà tutti gli schieramenti i quali dovranno capire che bisogna cambiare sintonia, ma dopo aver inteso che la loro funzione, come la libertà, comincia dove finiscono i diritti degli altri.
Tutto questo dovrebbe suonare come un campanello d’allarme per il sistema partitico catanzarese che mai come per la prossima scadenza elettorale ha dimostrato di aver perduto i riferimenti tradizionali incastonando nelle sue “pratiche” presenze estranee alla tradizione del partito e, in taluni casi, alla loro stessa credibilità.
Molto meglio sarebbe stato agire coinvolgendo i cittadini con scelte sostenibili in quanto credibili. Di politico la campagna elettorale avviata ha ben poco; di partitico solo tanta confusione che, in taluni casi, evidenzia superficialità, per non dire incoerenza!
*giornalista 

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