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Sui fondi europei tutto liscio per Occhiuto e la maggioranza: sì del Consiglio al nuovo Por da oltre 3 miliardi

Pd all’attacco: «Mancano strategia e concertazione». Via libera alle indennità Covid per i sanitari. Ok anche alla nuova proroga (bipartisan) per dare più spazio ai lidi

Pubblicato il: 13/04/2022 – 19:08
Sui fondi europei tutto liscio per Occhiuto e la maggioranza: sì del Consiglio al nuovo Por da oltre 3 miliardi

REGGIO CALABRIA Dopo la “bagarre” e il ripiego sulla nuova Authority ambientale, rinviata alla prossima seduta, fila liscia invece per il governatore Occhiuto e la maggioranza di centrodestra la discussione sul nuovo Por Calabria 2021-2027, che riceve disco verde dal Consiglio regionale. Passa senza sostanziali scossoni la cornice della nuova programmazione dei fondi comunitari, che mobiliterà per i prossimi anni oltre 3 miliardi, per la precisione 3,17 miliardi con riferimento al Fesr e 700 milioni del Fondo sociale europeo.

Il nuovo Por Calabria

Il nuovo Por Calabria è declinato in priorità, a loro volta suddivise in obiettivi strategici con una ripartizione indicativa delle risorse. Le priorità in particolare – si legge nel testo – sono «una Calabria più competitiva e intelligente; una Calabria più verde e resiliente, a basse emissioni di carbonio e in transizione verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio, attraverso la promozione di una transizione verso un’energia pulita ed equa, di investimenti verdi e blu, dell’economia circolare, dell’adattamento ai cambiamenti climatici e della loro mitigazione, della gestione e prevenzione dei rischi; una Calabria più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità locale e regionale; Occupazione, Competenze ed Inclusione Sociale – una Calabria più inclusiva; Giovani – una Calabria più inclusiva per i giovani; una Calabria più vicina ai cittadini».

Il dibattito in Consiglio regionale

Relaziona il presidente della seconda Commissione Antonio Montuoro (Fratelli d’Italia): «Il Por è un atto di fondamentale importanza per programmare gli interventi necessari allo sviluppo della Calabria. Il presidente, la Giunta, il Dipartimento hanno fatto un grande lavoro: siamo la prima Regione ad aver approvato il Por e – rimarca Montuoro – per la prima volta viene portato all’attenzione del Consiglio regionale, a differenza di quanto avviene nelle altre Regioni. Ora possiamo arrivare passare alla seconda fase negoziale con l’Europa». Plauso dai banchi della maggioranza anche da Giacomo Crinò (Forza Azzurri) e Pasqualina Straface (Forza Italia). «Il Por – afferma Crinò – prevede interventi che rispondono alle tante sfide della modernità, a partire da quella della transizione ecologica e delle infrastrutture. Il presidente Occhiuto e la Giunta hanno individuato le soluzioni a tutte le criticità. e un programma ambisco, che può farci colmare il gap con il resto del Paese». Per la Straface «con questo documento la Calabria diventa protagonista nei processi di sviluppo, perché si rispettano i criteri fondamentali della complementarietà e dell’ascolto dei territori». All’attacco invece il Pd con il consigliere regionale Raffaele Mammoliti: «In questo Por mancano un’anima e un orizzonte strategico, è un documento che ci consente solo di utilizzare le risorse ma non si capisce per raggiungere quali obiettivi. Non basta essere i primi ad approvarlo o averlo portato in Consiglio: le altre regioni non l’hanno fatto perché concertano prima, e questo in Calabria non è stato fatto. L’appello al presidente e alla maggioranza – dice Mammoliti – è aspettare una settimana per ricevere le nostre proposte e concertare meglio, non cambia nulla inviare il Por il 19 aprile o il 30 aprile». La replica dell’assessore e consigliere Fausto Orsomarso (Fratelli d’Italia): «Il tempo delle analisi è finito, è il tempo delle azioni. E più concertazione di quello che abbiamo fatto non è mai stata fatta nella storia: l’abbiamo avviata dai tempi di Jole Santelli e – spiega Orsomarso – proseguita anche oggi. L’intervento di Mammoliti è di scuola come opposizione ma è ingrato».
Secondo Antonio Lo Schiavo (DeMa), «il Por è condivisibile sul piano dei macro-obiettivi e su questo facciamo un’apertura di credito, ma dobbiamo ricordarci dei fallimenti del passato. Allora mi chiedo: perché questo nuovo Por sarà diverso dagli altri? Francamente non riesco a trovare risposte a questa domanda. Il nostro gruppo si asterrà tenendo presente del fallimento dl passato». A chiudere ancora Montuoro, per il quale «è assolutamente inesatta la critica sulla mancata concertazione. La richiesta di rinvio non ha ragione d’essere perché abbiamo delle scadenze e abbiamo fatto tutti i passaggi richiesti. Questo Por può essere davvero la svolta ma è importante anche la collaborazione di tutti».

Gli altri provvedimenti

Prima della discussione sui fondi europei, il Consiglio regionale ha approvato alcune rimodulazioni del Pac 2014-2020, tra le quali una norma che stanzia 22 milioni per il completamento della campagna vaccinale e il pagamento delle indennità di medici e personale sanitari iper le prestazioni aggiuntive nell’emergenza Covid 19, i bilanci di previsione dell’Ente regionale parchi marini e dell’Aterp. Ok anche alla legge “bipartisan” – essendo a firma del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, della Lega, e di Ernesto Alecci, segretario questore, del Pd – he ripropone, anche per il 2022, la proroga della possibilità per gli stabilimenti balneari di occupare una maggiore porzione di spiaggia libera in considerazione della necessità di venire incontro alle esigenze delle attività turistico-ricreative ancora penalizzate dagli effetti del Covid 19 ma anche di assicurare – è scritto nella relazione illustrativa al testo – «un più scrupoloso rispetto» delle misure di prevenzione: sul punto il plauso convinto anche del pentastellato Davide Tavernise. Infine, l’aula dice sì anche alla proposta – anche questa bipartisan – di provvedimento amministrativo indirizzata al Parlamento e finalizzata a modificare la riforma dell’ordinamento giudiziario: in buona sostanza si punta alla riapertura del del tribunale di Rossano, oggi Corigliano-Rossano (firmatari Graziano, Straface, De Francesco, Fedele, Tavernise, Gelardi, Alecci, Cirillo). (c. a.)

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