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Calabrese: «Il futuro si costruisce con la memoria del passato»

Il sindaco di Locri sottolinea l’importanza della festa del 25 aprile e della Liberazione, con un pensiero al dramma della guerra in Ucraina

Pubblicato il: 25/04/2022 – 12:46
Calabrese: «Il futuro si costruisce con la memoria del passato»

LOCRI «La ricorrenza del 25 aprile non può e non deve essere vista come un momento di divisione. Non è l’evento di una parte politica contro un’altra. I crimini del fascismo e del nazismo fanno parte di un momento storico, triste e drammatico, che la maggior parte di noi non ha vissuto per questioni anagrafiche, ma che ci è stato raccontato dai nostri genitori, nonni e dai libri di storia. Tutti, indistintamente condanniamo, se senza sé e senza ma, i crimini e le mattanze di quel periodo storico. È nostro dovere oggi ricordare la fine di un periodo triste e drammatico. Il futuro si costruisce con la memoria del passato». Lo scrive su facebook il sindaco di Locri Giovanni Calabrese. «Per questo oggi in Italia – spiega Calabrese – ricordiamo la caduta del fascismo, ricordiamo il 27 gennaio, ricorrenza internazionale, la “Giornata della Memoria”, ricorrenza della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto. Il 10 febbraio con il “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati proprio nel secondo dopoguerra con l’eccidio perpetrato dalla diddatutura comunista jugoslava nei confronti di tanti nostri connazionali di cui solo a distanza di decenni si è avuto il coraggio di parlare. Tutte vicende drammatiche e dolorose che – prosegue il sidnco di Locri – hanno colpito indistintamente tutta la popolazione e che oggi più che mai dobbiamo e vogliamo ricordare in modo unitario e non divisivo. Un ringraziamento all’Associazione Nazionale Partigiani che ogni anno cura l’organizzazione di questo importante evento commemorativo con il coinvolgimento e la partecipazione attiva della nostra comunità studentesca. Nel ricordare questa pagina di storia oggi condanniamo quanto sta avvenendo in Ucraina. Assistiamo increduli ad una guerra assurda in Europa che nessuno aveva mai potuto immaginare. Un genocidio che ricorda appunto quanto già accaduto con fascismo e nazismo. Lo sterminio del popolo ucraino per il folle desiderio e mire espansionistiche di un dittatore folle e spregiudicato con migliaia di morti innocenti. Il preludio verso un nuovo conflitto mondiale che oggi non possiamo e non vogliamo vivere. Oggi abbiamo bisogno di pace e di sviluppo e non certamente di una nuova guerra. Auspichiamo che i leader internazionali trovino una rapida soluzione per porre fine al vergognoso sterminio del popolo ucraino al quale stiamo assistendo da due mesi senza purtroppo vedere la fine. Abbiamo bisogno di pace e non di guerre! Abbiamo bisogno – conclude Calabrese – di essere e sentirci liberi. W la Libertà, W la Pace».

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