MILANO «Pnrr e Olimpiadi sono situazioni che vanno monitorate. Per le Olimpiadi invernali del 2026 si è parlato di realizzare un protocollo antimafia come quello messo in campo per Expo, ma sarebbe meglio una cabina di regia che faccia capo a Roma perché gli enti coinvolti sono molteplici e non si trovano solo in Lombardia». Lo ha spiegato Alessandra Dolci, procuratore aggiunto e capo della Dda di Milano, all’Assemblea nazionale di Avviso Pubblico, l’associazione che riunisce gli amministratori pubblici che si impegnano a promuovere una cultura della legalità, in corso a Milano.
Dolci ha poi parlato della ‘ndrangheta che adesso ha una «netta vocazione economica e le fonti di alimentazione delle nostre investigazioni sono le segnalazioni di operazioni sospette e non più i cosiddetti reati spia – ha spiegato -. Alcune segnalazioni sono per noi fondamentali. Io mi aspetto che i pubblici amministratori istituiscano presso i Comuni un servizio addetto all’individuazione delle comunicazioni di operazioni antimafia sospette che vanno poi ad alimentare la banca dati, o che contattino in modo tempestivo l’attività giudiziaria in caso di palesi attività sospette»
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