Delitto nello Spezzino, si cerca il killer della donna trovata vicino al torrente
Potrebbe essere stato un cliente della 35enne l’assassino. La donna sarebbe stata picchiata e poi uccisa a Sarzana

LA SPEZIA È caccia all’uomo a Sarzana e nello Spezzino dopo l’omicidio Nevila Pjetri, una donna di 35 anni, cittadina di origini albanesi residente a Massa Carrara, trovata morta sul greto del torrente Parmigliola a Sarzana. Secondo gli inquirenti, la donna sarebbe stata vista per l’ultima volta nella tardissima serata di ieri mentre saliva su un’auto bianca guidata da un uomo. La donna, che secondo gli inquirenti sarebbe una prostituta, era molto conosciuta.
Sono state le sue amiche e colleghe a segnalare l’auto sulla quale la donna è salita e si è allontanata la notte scorsa e, ancora, qualcuno avrebbe visto anche un uomo trascinare un corpo verso il torrente.
Il corpo della donna, seminudo, è stato trovato in un lago di sangue: non è escluso che la donna sia stata uccisa con un colpo di arma da fuoco al termine di un’aggressione.
L’omicidio
Secondo alcune informazioni, sarebbe stata prima picchiata e poi uccisa con un colpo di pistola di piccolo calibro oppure con uno strumento a punta piantato dietro all’orecchio sinistro. Tutto questo non sarebbe avvenuto nel luogo dove poi è stata ritrovato il corpo. I carabinieri del nucleo investigativo della Spezia e l’Arma territoriale hanno trovato l’auto della vittima parcheggiata poco lontano dal luogo dove è stato ritrovato il cadavere e stanno cercando l’auto sulla quale, secondo alcuni testimoni, Il corpo è stato trovato poco dopo le 2 della scorsa notte. Accanto al cadavere non è stata trovata borsetta né documenti o oggetti personali.
Nevila sarebbe salita nella tardissima serata di ieri. Per questo i carabinieri hanno acquisito i filmati delle videocamere di sorveglianza di un impianto di distribuzione carburante non lontano dalla zona dove si fermano i clienti delle prostitute.
Gli investigatori non escludono che la donna sia stata ferita mortalmente in un altro luogo: nonostante la grande quantità di sangue infatti non sarebbero stati trovati, per il momento, bossoli di pistola o fucile. Sarà comunque l’autopsia, affidata all’anatomopatologa Susanna Gamba, a chiarire definitivamente le cause della morte.