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Il cratere (politico) dell’ex Cantina sociale di Sambiase

Lo scontro tra il consigliere/ingegnere e il centrosinistra, e le norme dell’Anac su «conflitti d’interesse concreti» e «potenziali»

Pubblicato il: 15/06/2022 – 8:04
di Giorgio Curcio
Il cratere (politico) dell’ex Cantina sociale di Sambiase

LAMEZIA TERME Ragioni di opportunità, ma non solo. Ad incombere sul caso legato all’ex Cantina Sociale di Sambiase, a Lamezia Terme, è anche quello che si potrebbe definire un «potenziale conflitto di interessi». Non è un mistero, infatti, che il progettista della mega opera di demolizione e ricostruzione – con parziale cambio di destinazione d’uso – sia un consigliere comunale in quota Fratelli d’Italia, Pietro Gallo, eletto nel novembre del 2019 tra le fila dell’opposizione. E se, da una parte, le posizioni restano distanti riguardo alla legittimità del “doppio ruolo” dell’ingegnere/consigliere (per lui non ci sono ombre, per il centrosinistra i dubbi ci sono), dall’altra è certo finora che attorno al caso legato all’ex Cantina sociale di Sambiase rischia di aprirsi una voragine ancora più ampia e profonda rispetto al cantiere di demolizione e ricostruzione in atto.

L’attacco del centrosinistra

Una vicenda sviscerata sotto ogni punto di vista nel corso degli ultimi mesi e sulla quale è compatto l’attacco del centrosinistra lametino e che ha trovato man forte non solo dalle molte associazioni del territorio, ma anche dal deputato in quota M5S, D’Ippolito, e la consigliera regionale Amalia Bruni. Un attacco frontale sia all’amministrazione Mascaro e solo “marginalmente” al consigliere Gallo che, invece, ha deciso qualche giorno dopo di rispondere per le rime attraverso un lunghissimo comunicato stampa divorato dai lettori, ma non solo. 

I dubbi

Il consigliere/ingegnere ha voluto così entrare a gamba tesa sulla vicenda, senza scalfire più di tanto le certezze granitiche di Piccioni & soci. Tutt’altro. Non si capisce ad esempio perché lo stesso Gallo – come ha poi sottolineato lo stesso Piccioni – non ricordi che l’1 aprile 2020 fosse già seduto fra i banchi del consiglio comunale, proprio quando è stato presentato il progetto a sua firma e l’istanza della “A.C. 1939 srl” a costruire. E non si capisce neanche perché la dirigente comunale Belvedere abbia bloccato l’istanza, interloquendo a più riprese con la Regione Calabria, evidenziato il dubbio sulla ormai nota legge transitoria del 2012 (la Legge regionale del 20 febbraio 2012) mentre il nuovo dirigente a tempo determinato semestrale Molinaro – arrivato ad ottobre 2021 – abbia invece manifestato la volontà di rilasciare il 29 ottobre 2021 il permesso richiesto per le demolizione della Cantina Sociale, basandosi soltanto su una “disciplina transitoria” ma soprattutto un beneficio inteso come “implicito” come comunicato ancora dal Comune di Lamezia dopo la replica della Dirigente del dipartimento infrastrutture della Regione Calabria.

«Prevenire l’indebita e potenziale influenza»

Ma non è tutto: Pietro Gallo, infatti, dal 25 novembre 2021 ricopre anche il ruolo di vicepresidente della V Commissione, quella cioè dedicata a pianificazione, sviluppo e governo del territorio. Il dubbio, in questo caso, è connesso evidentemente al ruolo istituzionale e professionale di Gallo che si riflette sulla vendita di un bene comune. Dubbi “potenziali” (è bene precisarlo) già resi espliciti dall’Anac guidata da Raffale Cantone su un caso accaduto in un municipio del Comune di Roma nel 2016, basandosi sul d.lgs. 267/2000 che parla di «incompatibilità» e di una norma che «mira a prevenire, dell’indebita influenza sulla volontà del personale amministrativo esercitata dal professionista» almeno potenzialmente. Secondo quanto riportato ancora nella delibera dell’Anac infatti «la finalità sottesa alla norma impone, tuttavia, di considerare tanto i casi in cui il rischio di interferenza sia attuale (conflitto di interessi concreto) quanto i casi in cui il rischio sia solo potenziale (conflitto di interesse potenziali)». Il primo obiettivo del parere dell’Autorità nazionale anticorruzione è quello di evitare una potenziale ingerenza sull’attività del funzionario di un Comune, da parte della politica (in questo caso per di più titolare della vicepresidenza di una commissione).

Il progetto “gratuito” bloccato dai commissari

Ma il consigliere comunale di Lamezia, Pietro Gallo, è stato protagonista insieme ad altri suoi colleghi di un’altra vicenda segnalata dal Corriere della Calabria, quella cioè legata al finanziamento da quasi 100milioni di euro legato al “Programma Innovativo nazionale per la Qualità dell’Abitare”, l’avviso pubblico del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti risalente allo scorso 16 settembre 2020, ottenuto attraverso la presentazione di un progetto “Pilota ad Alta Intensità”. Gallo, insieme Rubens Cosco, iscritto all’ordine degli ingegneri della Provincia di Catanzaro, coniuge della consigliera comunale di Lamezia Terme, Anna Caruso, facevano parte di un gruppo di 25 professionisti, RTP Spazio-Generazione 2021”, determina di affidamento annullata solo qualche giorno dopo dall’allora terna commissariale che guidata il Comune di Lamezia, nonostante – è bene precisarlo – l’impegno di Gallo in questo progetto fosse totalmente gratuito, come lui stesso preciserà qualche giorno più tardi. (redazione@corrierecal.it)

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