CATANZARO Il governatore Roberto Occhiuto non fa sconti nel contrasto alla “maladepurazione”, commissariando ben 14 impianti sul Tirreno in un colpo solo. Con un’ordinanza adottata nella giornata di oggi, infatti il presidente della Regione Calabria ha dato disposizioni “urgenti” affinché il Corap, il Consorzio regionale per le attività produttive, di fatto gestisca quei depuratori alle prese con gravissime criticità che ne compromettono il funzionamento e mettono anche a rischio la sanità pubblica. Nel dettaglio, gli impianti finiti sotto la scure di Occhiuto e della task force che il governatore ha insediato nei mesi scorsi e ora affidati al Corap sono quelli di Nocera Terinese, San Lucido, Ricadi, Fuscaldo, Pizzo, Tropea, San Nicola Arcella, Belvedere Marittimo, Guardia Piemontese, Sangineto, Belmonte Calabro, Parghelia, Zambrone e Briatico. L’ordinanza del presidente Occhiuto illustra anche i motivi dell’intervento, “fotografando” così la situazione: «Per gli impianti dei Comuni di San Lucido, Ricadi, Fuscaldo, Pizzo, Tropea, San Nicola Arcella, Belvedere Marittimo, Guardia Piemontese, Sangineto, Belmonte Calabro, Parghelia, Zambrone e Briatico, è stato accertato – si legge il mal funzionamento di sezioni impiantistiche deputate alla depurazione delle acque reflue con la conseguente compromissione del processo di trattamento e con conseguente pericolo per la salute umana e per l’ambiente; per l’impianto di Nocera Terinese, a servizio dei Comuni di Nocera Terinese, Amantea e Belmonte Calabro, attualmente sottoposto a sequestro da parte dell’autorità giudiziaria, sono state rilevate criticità gestionali foriere di compromissioni per l’ambiente e la salute pubblica». Ne consegue – prosegue l’ordinanza – che «per la tutela della salute pubblica occorre procedere con urgenza a ripristinare le normali condizioni di funzionamento degli impianti di Nocera Terinese, San Lucido, Ricadi, Fuscaldo, Pizzo, Tropea, San Nicola Arcella, Belvedere Marittimo, Guardia Piemontese, Sangineto, Belmonte Calabro, Parghelia, Zambrone e Briatico oggetto dell’indagine, mettendone in atto la corretta gestione, in relazione alle buone pratiche applicabili a garanzia della salute umana e dell’ambiente… L’eccezionale situazione di pericolo per la salute pubblica – scrive ancora il governatore – non è diversamente fronteggiabile se non attraverso l’adozione di misure di carattere straordinario e derogatorio del vigente riparto delle competenze amministrative in materia… Il Corap, tra l’altro, gestisce direttamente o tramite rapporti convenzionali impianti di trattamento delle acque reflue degli insediamenti produttivi presenti negli agglomerati industriali di Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia, Piano Lago – Mangone, Corigliano-Schiavonea, Lamezia Terme e Campo Calabro, nonché dei reflui civili di Comuni limitrofi alle aree industriali e che pertanto possiede le conoscenze e competenze necessarie allo svolgimento delle attività nel settore della depurazione». Per questo, «al fine di scongiurare l’insorgenza di situazioni di pericolo per la salute umana e per l’ambiente», l’ordinanza, fino al 30 settembre prossimo, individua – e autorizza – il Corap a «sovraintendere alle attività gestionali dei soggetti concessionari degli impianti di Nocera Terinese, San Lucido, Ricadi, Fuscaldo, Pizzo, Tropea, San Nicola Arcella, Belvedere Marittimo, Guardia Piemontese, Sangineto, Belmonte Calabro, Parghelia, Zambrone e Briatico; predisporre ed attuare, in termini di somma urgenza, valutato il persistere dell’inadempimento, gli occorrenti interventi per assicurare l’ottimale funzionamento delle sezioni impiantistiche deputate alla depurazione dei sopra elencati impianti; notiziare senza ritardo l’autorità giudiziaria di eventuali fatti di possibile rilevanza penale, nonché la magistratura contabile rispetto a condotte causative di possibili danni erariali». Con il provvedimento regionale infine si impone «agli enti pubblici concedenti e ai concessionari, di ottemperare alle disposizioni del Corap impartite in adempimento alla presente ordinanza in quanto cogenti, indifferibili e urgenti e aventi carattere di normazione». (c. a.)
x
x