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Magistratura Indipendente: «Sconcerto per il mancato invito di Gratteri e Bombardieri»

Il gruppo reggino della corrente sottolinea la “dimenticanza”. «Decisione incomprensibile e penalizzante»

Pubblicato il: 25/06/2022 – 16:48
Magistratura Indipendente: «Sconcerto per il mancato invito di Gratteri e Bombardieri»

REGGIO CALABRIA Il gruppo reggino di Magistratura Indipendente esprime «sconcerto e rammarico per la scelta compiuta dalla Scuola Superiore della Magistratura in ordine all’organizzazione del Corso sulle origini ed evoluzione del sistema antimafia ricorrendo i 30 anni della Dna e della Dia, tenutosi dal 20 al 22 giugno scorsi in Roma, presso il Consiglio Superiore della Magistratura». Il riferimento della segretaria distrettuale è al mancato invito dei due procuratori capo delle Dda calabresi al corso. Una “dimenticanza” segnalata in un servizio del Fatto Quotidiano, che non è sfuggita agli addetti ai lavori e non solo. «Pur nella condivisa meritevolezza degli autorevoli relatori e relatrici che hanno preso parte all’incontro di studi – si legge in una nota – risulta per noi incomprensibile e penalizzante la decisione di non invitare al tavolo di confronto sulle esperienze tra procure distrettuali antimafia nell’Italia del sud né il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri né il Procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri».
Questo perché «sono – o avrebbero dovuto esserlo – auto evidenti la loro insurrogabile capacità di analisi, competenza, professionalità derivanti dall’esperienza ultratrentennale nell’azione di contrasto ad un fenomeno criminale – quello della ‘ndrangheta – le cui specificità strutturali, organizzative e operative presuppongono un radicamento attuale sul territorio che, unitamente alla memoria storica della sua evoluzione, rendono insostituibili le loro testimonianze e i loro insegnamenti e che, invece, sono state drammaticamente obliterate dalla Scuola di Magistratura».
A Magistratura Indipendente, dunque, «non resta che ringraziarli pubblicamente per l’abnegazione, la passione e l’efficacia con le quali ogni giorno prestano la loro preziosa opera a favore della più larga parte della comunità dei cittadini che non si arrendono alla logica della prepotenza, e rinsaldano il desiderio di Giustizia che ha guidato tante e tanti giovani colleghi alla magistratura che, nel nostro sud e nel campo dell’antimafia, non è
solo una scelta professionale ma diventa una scelta di vita».

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