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«Ripristinare a Corigliano Rossano il controllo dello Stato»

Interrogazione parlamentare dei deputati Forciniti, Sapia e dei senatori Abate, Corrado e Morra. «Si incrementino le forze dell’ordine»

Pubblicato il: 27/06/2022 – 15:54
«Ripristinare a Corigliano Rossano il controllo dello Stato»

CORIGLIANO ROSSANO «Alla luce dei fatti di cronaca accaduti negli ultimi mesi, l’attenzione sulla questione dell’ordine pubblico e della sicurezza sociale nella Città di Corigliano Rossano, resta alta. Dall’inizio dell’anno, infatti, sono quasi una quarantina gli episodi incendiari che si sono registrati sul territorio comunale, di cui una gran parte rimasta, al momento, impunita. A questi si aggiungono omicidi, tentati omicidi e altri episodi di criminalità organizzata e attentati vari che stanno mettendo in seria discussione il vivere civile e generano nei cittadini una sensazione di sgomento facendoli sentire non sicuri anche nello svolgere le più normali operazioni di vita quotidiana». È quanto affermano in una nota i senatori Rosa Sailvana Abate, Margherita Corrado e Nicola Morra ed i deputati Francesco Forciniti e Francesco Sapia.
«Nonostante l’imponente lavoro dei magistrati della Procura di Castrovillari e delle Forze dell’ordine presenti sul territorio, infatti, la situazione è ancora precaria e l’emergenza continua. Una situazione – prosegue la nota – non più procrastinabile e alla quale va messo necessariamente un freno. Motivo per cui abbiamo presentato, nelle Camere di nostra competenza, alcune interrogazioni ai Ministri dell’Interno e della Giustizia riepilogando, innanzitutto quanto accaduto a Corigliano-Rossano dall’inizio dell’anno. Ai ministri interrogati abbiamo chiesto, in primis, se siano a conoscenza dei fatti esposti nell’atto a mia prima firma. Ai due responsabili dei dicasteri, poi, abbiamo chiesto se e quali iniziative intendano intraprendere, anche congiuntamente, per rafforzare il controllo del territorio e arrivare al ripristino della legalità e della sicurezza in un territorio vasto quale è quello della terza città della Calabria e di un’area vasta quale è quella Sibaritide dove sono anche in corso cantieri per la costruzione di infrastrutture pubbliche, come la Statale 106 e la costruzione dell’ospedale unico, del valore di diversi milioni di euro da sempre oggetto delle mire degli interessi della ’ndrangheta».
«Riteniamo necessario, innanzitutto, un incremento della presenza di forze dell’ordine sul territorio oltre alla convocazione periodica del Comitato provinciale per ordine e sicurezza pubblica in Prefettura per tenere la situazione sempre aggiornata e sotto controllo – concludono Abate, Corrado, Morra, Forciniti e Sapia – sperando che questi atti cessino al più presto e la Città e i residenti tornino presto nel proprio quieto vivere».

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