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Occhiuto: «Calabria e Sicilia possono essere l’hub dell’Europa sul Mediterraneo»

Il governatore è intervenuto a SkyTg24: «Il Governo dia il via libera al rigassificatore di Gioia»

Pubblicato il: 30/06/2022 – 10:43
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Occhiuto: «Calabria e Sicilia possono essere l’hub dell’Europa sul Mediterraneo»

CATANZARO «Le Regioni del Sud, anche in relazione al mutato assetto geopolitico dopo l’esplosione della guerra in Ucraina, possono essere l’hub dell’Europa sul Mediterraneo». Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervistato all’interno di “Start”, su SkyTg24.
«Il Mediterraneo è diventato l’epicentro del traffico delle merci, sarà il luogo nel quale si dovrà produrre energia per l’Europa, sarà il luogo nel quale cresceranno di più le economia. Calabria e Sicilia possono essere strategiche, e sarebbe utile che il governo investisse nelle infrastrutture, come il porto di Gioia Tauro, come l’Alta velocità, come il Ponte sullo Stretto di Messina, per fare di queste Regioni davvero un’opportunità per il Paese e per l’Europa».

«Il Governo dia il via libera al rigassificatore di Gioia»

«In Calabria c’è l’infrastruttura più importante del Mezzogiorno, il porto di Gioia Tauro, che fa ogni anno 3milioni e 700mila container: più di quelli che fanno, sommati, i porti di Genova, Savona e Trieste. Ma il porto di Gioia Tauro non genera ricchezza sul territorio perché nell’area del retroporto non ci sono lavorazioni», ha detto ancora Occhiuto nell’intervista. «E allora sono impegnato in un grande piano di attrazione degli investimenti. E poi vorrei che si costruisse a Gioia Tauro un rigassificatore, abbiamo le autorizzazioni già validate e si potrebbe realizzare un impianto per produrre un terzo dell’energia che l’Italia importava – prima dell’esplosione della guerra – dalla Russia. E per di più, insieme al rigassificatore, si potrebbe fare un’enorme piastra del freddo. Questo è un obiettivo, manca solo la dichiarazione di infrastruttura strategica da parte del governo».

«I partiti siano responsabili, emergenze del Paese hanno priorità»

Nell’intervista c’è spazio anche per i temi politici nazionali: «Non bisogna chiedere ai partiti di abiurare ciò che hanno sostenuto in campagna elettorale o nel corso degli anni. Bisogna però chiedere ai partiti di modificare, almeno per il momento, la gerarchia delle loro priorità», spiega il presidente della Regione Calabria.
«Alcune formazioni politiche si sono messe insieme, per un tratto di strada, ponendo in testa gli interessi del Paese. Oggi che c’è la guerra, che vediamo gli effetti negativi del conflitto in Ucraina sulle bollette e sull’economia, e oggi che abbiamo da spendere le risorse del Pnrr, forse sarebbe più utile che i partiti avessero la responsabilità di mettere da parte, per un determinato lasso di tempo, le proprie esigenze. Siamo in un governo di unità nazionale, e ciò che accade nel Paese e il sentiment degli italiani hanno un peso enorme sulle priorità. Ho paura che il sistema dei partiti sia un po’ più arretrato rispetto a quelle che sono le sfide che i governi – parlo del governo nazionale ma anche dei governi regionali – devono affrontare».

«Centrodestra maggioranza nel Paese ma sbaglia a litigare»

«Il centrodestra è maggioranza nel Paese – ha detto ancora il governatore –. Ma le amministrative, in alcuni casi, ci dicono che il centrodestra sta facendo gli errori che faceva il centrosinistra un tempo, quando si divideva, litigava, e parlava troppo di leadership e poco del suo progetto per il Paese. Il centrodestra deve dare prova di maturità, e mettere da parte per il momento il tema della leadeship. La leadership si conquista sul campo, certamente con i voti, ma anche con l’attitudine ad unire una coalizione, come ha fatto per decenni il presidente Berlusconi. Prima vinciamo le elezioni, raccontando agli italiani ciò che si vuole realizzare per il Paese, e poi si ragionerà senza pregiudizi anche della leadership».


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