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Famiglia e diritti del minore: la “rivoluzione” di processo e procedimenti. «Cambiate norme risalenti al fascismo» – VIDEO

A Lamezia Terme la relazione dell’avvocato e professore Claudio Cecchella. «Norme al passo con i diritti acquisiti negli ultimi decenni»

Pubblicato il: 02/07/2022 – 15:46
di Giorgio Curcio
Famiglia e diritti del minore: la “rivoluzione” di processo e  procedimenti. «Cambiate norme risalenti al fascismo» – VIDEO

LAMEZIA TERME «Il legislatore italiano ha introdotto, con tre diverse fasi temporali, una grande riforma» dice al Corriere della Calabria l’avvocato nonché professore ordinario di Diritto Processuale Civile all’Università di Pisa, Claudio Cecchella. Il riferimento è alla riforma del processo di famiglia in base alla legge n. 206/2021. «Una riforma importante perché bisogna tener presente che le regole processuali erano risalenti addirittura all’epoca del Fascismo, del Ventennio, di fronte a regole e rapporti che sono cambiati ovviamente moltissimo».

Nuovi diritti

Una sorta di “rivoluzione” nei procedimenti che riguardano famiglie e minori, con alcuni aspetti già entrati in vigore lo scorso 22 giugno. «C’era bisogno – e ne è convinto il professor Cecchella – di un adattamento del processo seguendo quelli che sono i nuovi diritti acquisiti in questi decenni e fino agli anni 2000. Oggi, ad esempio, si parla del diritto del minore, ma anche del diritto del coniuge debole mentre a quei tempi si parlava soltanto del “pater familias” ovvero di prerogative di poteri di un unico componente della famiglia».

Cambiamento “epocale”

Si tratta in ogni caso di una legge delega al Consiglio dei ministri con tutte le disposizioni che saranno tradotte negli articolati dei dl del governo che deve approvare entro il 24 dicembre 2022 e che comunque entreranno in vigore solo nei processi di nuova introduzione, secondo il regime processuale “tempus regit actum”. Ad oggi è già un cambiamento epocale, almeno per la concezione, per una riforma che si adatta (finalmente) ad una contemporaneità storica e sociale nettamente differente rispetto già solo a qualche decennio fa, e che garantirà ai minori tutta una serie di tutele e diritti processuali. Ed è questo uno degli aspetti che il professor Cecchella ha sottolineato ai microfoni del Corriere della Calabria.

Le novità immediate

Tra le norme entrate subito in vigore, alcune sono già di fondamentale importanza. Il minore, ad esempio, all’interno del processo «sarà difeso da un avvocato. Molte volte, infatti, i genitori non fanno l’interesse del minore ma ora il giudice potrà nominare un “curatore” del minore che sarà il suo difensore all’interno del processo» ci spiega ancora il professor Cecchella. Altra norma che entrerà subito in vigore è che quando i servizi sociali e la pubblica amministrazione allontana il minore della famiglia per problematiche di pericolo alla libertà o anche alla salute del minore, «dovranno essere sottoposti a provvedimenti di controllo da parte del giudice: un iter procedimentale molto “stretto” e che consentirà che questi provvedimenti gravosi come l’allontanamento del minore, siano sottoposti al controllo del giudice». «Quando il giudice stabilisce delle regole del comportamento dei genitori con i figli, e uno dei genitori vìola queste regole, verrà sottoposto a sanzioni molto pesanti. Questo problema dell’attuazione delle misure di provvedimenti in materia di famiglia è un problema molto reale. Sono alcune norme che dovevano entrare subito in vigore, l’altra grande riforma del processo entrerà in vigore invece a fine anno».
«Sarà un unico processo nel quale saranno inserite tutte le tutele di tutte le tematiche familiari minorali, ed entrerà in vigore alla fine dell’anno» e poi fra due anni «arriveremo alla riforma del giudice che sarà unico non come ora e cioè del Tribunale ordinario per separazioni e divorzi e del Tribunale dei minorenni per le questioni dei minori, sarà tutto concentrato in un unico tribunale». (redazione@corrierecal.it)

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