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Catanzaro, Giunta Fiorita in dirittura d’arrivo: verso lo start tra tensioni e malumori

Tra domani e martedì atteso il varo dell’esecutivo: sarà in larga parte tecnico, con innesti politici targati Pd, Cambiavento e area Talerico

Pubblicato il: 10/07/2022 – 8:09
Catanzaro, Giunta Fiorita in dirittura d’arrivo: verso lo start tra tensioni e malumori

CATANZARO La deadline è fissata – ovviamente in via del tutto ufficiosa e informale – a domani, al più tardi martedì. È data in dirittura d’arrivo, la Giunta comunale di Catanzaro targata Nicola Fiorita. Secondo quanto riferiscono fonti qualificate, in questo weekend il neo sindaco del capoluogo calabrese sta lavorando e lavorerà di taglio e cucito per definire la squadra con la quale governerà la città. Il più sarebbe fatto, dicono i bene informati anche se ovviamente le indiscrezioni sono spesso contraddittorie e non è facile districarsi in un quadro politico che comunque è particolarmente confuso: del resto, le urne hanno consegnato un sindaco eletto al ballottaggio a furor di popolo ma senza la maggioranza in Consiglio comunale (è andata alla coalizione del compatito Valerio Donato), un dato del quale del resto lo stesso Fiorita è assolutamente consapevole e sul quale di conseguenza ha dovuto calibrare tutte le sue mosse e le sue interlocuzioni del momento. Ma ormai la quadratura del cerchio per il neo sindaco, almeno fronte Giunta, secondo fonti accreditate sarebbe vicinissima, almeno per quanto riguarda i criteri di composizione dell’esecutivo: un governo all’80% tecnico, con la residua quota politica riservata – a quanto si apprende – a “Cambiavento” e al Pd, che dovrebbero esprimere un assessore a testa (il Pd ne vuole due però), e uno spazio per l’area – essenzialmente di centrodestra – riconducibile al candidato sindaco Antonello Talerico a mo’ di riconoscimento per il sostegno al ballottaggio. Sui nomi, molti boatos ma nessuna certezza, a parte i due assessori esterni che Fiorita ha già presentato coram populo tra primo e secondo turno: la dirigente di polizia Marinella Giordano, destinata alla sicurezza, e il medico e dirigente sanitario Venturino Lazzaro che si occuperà di welfare. Si parla, tra i vari, di Raffaele Scalise ai Lavori pubblici, Antonio Borelli (sarebbe il nome di quota Talerico) alle Attività produttive, e Antonio Cosentino allo Sport. Quanto al Pd, dovrebbe avere il vicesindaco con qualche delega pesante (si fa il nome della presidente del partito regionale, Giusi Iemma, eletta consigliere comunale con un’ottima messe di voti), mentre “Cambiavento” dovrebbe esprimere la docente universitari Donatella Monteverde, una delle fondatrici e dei “registi” dell’operazione civica che ha portato Fiorita al trionfo. Domani o al più tardi dunque dovrebbe esserci lo start della Giunta, una volta adempiuto l’ultimo passaggio formale del post voto, la proclamazione dei consiglieri comunali eletti, che Fiorita ha voluto attendere per una questione di garbo istituzionale ma anche per avere un quadro più certo e più chiaro delle forze realmente in campo in Consiglio comunale. Del resto, la situazione è davvero magmatica anche perché si sono nel frattempo aggiunte anche le prime fibrillazioni nella coalizione di centrosinistra che ha sostenuto Fiorita. Il neo sindaco in queste giorni ha avuto fitte interlocuzioni con tutti gli alleati, soprattutto con il Pd, con il quale Fiorita – a quanto risulta – avrebbe avuto pochi alti e molti bassi. I democrat, che rivendicano con forza due postazioni in Giunta, infatti avrebbero fatto presente in modo anche acre a Fiorita di  non forzare la mano a danno di un partito che ha fatto delle elezioni di Catanzaro una battaglia nazionale mettendoci la faccia dei leader massimi, a partire dal segretario Enrico Letta. Al momento – sottolineano fonti democrat – il dialogo non sarebbe ancora dei più sereni,  se si tiene conto di un post molto schietto del segretario cittadino del Pd (e neo eletto consigliere, anch’egli con un mare di consensi) Fabio Celia, che ha scritto di non avere intenzione di fare sconti a nessuno (nemmeno a Fiorita) e di accettare mediazioni al ribasso. Insoddisfatti vengono dati anche i pentastellati del Movimento 5 Stelle, e sul piede di guerra vengono dati i socialisti del Psi, pronti a farsi sentire una volta che Fiorita  avrà ufficializzato la Giunta. Il sindaco per intanto va avanti, perché ha necessità di far partire la macchina ed entrare nel pieno della operatività anche amministrativa. Poi si vedrà, perché fatta la Giunta si aprirà il capitolo della presidenza del Consiglio comunale, che è una partita scivolosa, visto che Fiorita non ha i numeri necessari per imporsi ma ha comunque – e vuole avere – voce in capitolo: non è un mistero che per quel ruolo Fiorita vedrebbe bene un altro suo “fedelissimo”, Gianmichele Bosco, e che il sindaco e la sua coalizione confidano nelle divisioni dell’area di Donato, che è una maggioranza consiliare ma solo sulla carta. (c. a.)

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