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Politiche 2022, ecco i papabili del Pd nel Crotonese

Tra le candidature dem in corsa ci sarebbe Carolina Girasole. Circola anche il nome del parlamentare uscente Leu Nico Stumpo

Pubblicato il: 27/07/2022 – 18:56
di Gaetano Megna
Politiche 2022, ecco i papabili del Pd nel Crotonese

CROTONE Carolina Girasole potrebbe essere una delle candidate al Parlamento nella lista del Partito democratico. Il segretario regionale del Pd, Nicola Irto, ha chiesto al partito pitagorico di accelerare le procedure per indicare due candidati.
Nelle prossime 48 il Pd dovrebbe sciogliere i nodi, facilitato anche dal fatto che uno dei due nomi da indicare in rappresentanza della provincia di Crotone, quello dell’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole, incontra il gradimento dei vertici regionali del partito.
Secondo le indiscrezioni circolate Girasole non avrebbe escluso la candidatura, ma prima vorrebbe conoscere la collocazione nel listino. Se il partito le riserva un posto per giocarsi la partita dell’elezione il sì alla candidatura non dovrebbe mancare, altrimenti i nomi da trovare sarebbero due.
Si aspettano le decisioni di Girasole, mentre per la scelta dell’altro nome dovrà impegnarsi il gruppo dirigente provinciale nelle prossime ore. Prima della fine di questo mese Irto dovrà comunque avere sul tavolo tutti i pezzi per comporre il puzzle delle candidature. Le possibilità di essere eletti per i rappresentanti della provincia di Crotone non sono molte a meno che uno dei nomi non venga indicato al primo posto del listino (Girasole?).
L’unico ad avere qualche certezza potrebbe essere Nico Stumpo, parlamentare uscente di Leu. Stumpo è uno dei quattro nomi che il leader nazionale di Leu, Roberto Speranza, ha indicato al segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, per un collegio sicuro. Stumpo, originario di Cotronei, sarà candidato in Calabria? Questo è una questione ancora da chiarire.
All’appuntamento elettorale il Pd pitagorico arriva con qualche problema da risolvere. Ci sono almeno quattro comuni che presentano problemi di divisioni, che richiederebbero un intervento immediato: Isola Capo Rizzuto, Cutro, Cotronei e Melissa. A Isola Capo Rizzuto il segretario cittadino del partito, Andrea Filici, ha chiesto la testa del sindaco Maria Grazia Vittimberga, esponente del Pd. A Isola le cose non vanno bene da tempo e la divisione con il sindaco è emersa al momento della celebrazione del congresso cittadino. Qualcuno dice che la situazione si sarebbe aggravata con la nomina di Carolina Girasole a presidente dell’assemblea provinciale del partito. Ovviamente si tratta solo di indiscrezioni perché l’unica cosa certa su questa vicenda è la lettera che Filici ha inviato ad una parte della stampa. Il segretario dice che non ha chiesto la testa del sindaco, ma la lettera non si presta ad interpretazioni diverse. A Cutro, uno dei più popolosi comuni della provincia pitagorica, si torna a votare per l’elezione del sindaco, dopo un lungo commissariamento scattato per condizionamento mafioso.
Il segretario della sezione del Pd di Cutro, Michele Salerno, si è dimesso dall’incarico a pochi mesi di distanza della sua elezione. Salerno dice che «è stato eletto per fare il segretario di tutti e non di una parte». L’elezione di Salerno aveva rappresentato l’anello di congiunzione tra le due correnti del partito presenti a Cutro. Su Salerno, preside in pensione e figura di primo piano, si era trovata l’unità. Quell’unità si è di nuovo frantumata e Salerno ha deciso di tirarsi fuori dalla mischia. Il problema è che a Cutro occorre scegliere il candidato a sindaco e fare le alleanze. Questioni che dovrebbero essere chiuse prima del prossimo 25 agosto.
L’equilibrio trovato in occasione del congresso si è inclinato proprio nel momento in cui si è aperto il dibattito sulle alleanze e sui candidati. Salerno, dal canto suo, prima di dimettersi, aveva chiesto al partito di indicare su quali tavoli muoversi per costruire la coalizione e tentare di vincere la competizione.
A Cutro, però, si parlano due lingue e i rappresentanti delle correnti non hanno fiducia l’uno dell’altro. Tocca al segretario provinciale, Leo Barberio, trovare il bandolo della matassa. Ieri potrebbe esserci stato un primo incontro. Non vanno bene le cose nemmeno a Cotronei e Melissa, anche in questi due comuni governati da sindaci targati Pd le divisioni interne non facilitano il dialogo e Barberio è chiamato a fare il pompiere. (redazione@corrierelcal.it)

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