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“Mater Domini”, l’Agenas “premia” Cardiologia: «Alto livello di qualità»

Nel report dell’Agenzia emergono i dati positivi del reparto. Indolfi: «Risultato importante in una regione commissariata da 10 anni»

Pubblicato il: 09/08/2022 – 11:43
“Mater Domini”, l’Agenas “premia” Cardiologia: «Alto livello di qualità»

CATANZARO «L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari del ministero della Salute (Agenas), che valuta la qualità dell’assistenza sanitaria in Italia, ha riconosciuto un altissimo livello di qualità all’attività clinica svolta dall’U.O. di Cardiologia, diretta dal professor Ciro Indolfi, analizzando, in particolare, la mortalità a 30 giorni dopo i diversi tipi di infarto miocardico acuto, la mortalità a 30 giorni per scompenso cardiaco e la percentuale di pazienti trattati con angioplastica (cioè con lo stent) entro 2 gg dalla diagnosi di infarto miocardico acuto». Lo riporta una nota dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro. «Analizzando i dati, non solo la Cardiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Mater Domini – si legge – è quella che tratta numericamente più pazienti ma è anche quella che ha i migliori livelli di qualità in assoluto, attestandosi a standard di qualità “Molto alti”. In Calabria, una regione in cui la Sanità è commissariata da anni, nonostante le ristrettezze in cui il personale sanitario della Cardiologia Universitaria è costretto a lavorare e nonostante la pandemia da Sars-Cov2, l’U.O. di Cardiologia mantiene elevatissimo lo standard assistenziale, come documentato da una indagine indipendente come quella che Agenas conduce ogni anno in tutte le strutture italiane».

Fonte: Agenas

«Per quanto riguarda invece l’attività complessiva dell’Azienda ospedaliero-Universitaria Mater Domini – è detto ancora – si può evincere che la maggior parte dell’attività clinica dell’intero ospedale (il 53,5%) è svolta dal dipartimento cardiovascolare costituito appunto dalla O.C. di Cardiologia e dall’U.O.C. di Cardiochirurgia».
«I numeri, la qualità sono importanti – ha spiegato il professor Ciro Indolfi – perché raggiunti nella regione da sempre considerata fanalino di coda della Sanità in Italia e da più di 10 anni in piano di rientro. La nostra Unità Operativa – ha proseguito Indolfi – è l’unica unità che effettua procedure in urgenza H24, 7 giorni su 7, per questo chiediamo attenzione per non ritrovarsi poi con riduzione di posti e personale, come avvenuto nello scorso mese di gennaio. Sono però fiducioso che il nuovo corso intrapreso nella sanità regionale porterà opportunità importanti di valorizzazione del patrimonio di conoscenze e competenze che con tanta fatica è stato accumulato in questi anni».
«Il professor Ciro Indolfi, con più di 25.000 citazioni – si legge ancora nella nota – è il ricercatore più citato dell’UMG e in questi anni ha formato tantissimi cardiologi che prestano la propria attività nei vari ospedali calabresi. La Cardiologia del Policlinico Universitario di Catanzaro ha effettuato più di 43.000 procedure in emodinamica e oggi viene riconosciuta da enti nazionali e non locali, come un centro di eccellenza».
«Tale è non solo perché cura molti calabresi cardiopatici – conclude la nota – in elezione e soprattutto in condizioni di urgenza/emergenza, ma anche perché è l’unico centro in regione a trattare per via percutanea tutte le cardiopatie strutturali, come la stenosi aortica severa con la TAVI, l’insufficienza mitralica e tricuspidale con la cosiddetta riparazione percutanea».

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