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Rende, federazione Riformista: «Il sindaco Manna non è stato capace di piantare un solo albero»

Le accuse al primo cittadino dopo il taglio di 44 esemplari con quasi cinquant’anni di vita vegetativa: «È stata prevista la sostituzione?»

Pubblicato il: 23/08/2022 – 14:57
Rende, federazione Riformista: «Il sindaco Manna non è stato capace di piantare un solo albero»

COSENZA «Dopo nove anni di governo, il sindaco Manna, che ha ereditato una delle città con maggiore presenza di verde d’Italia, ancora non è stato capace di “mettere a dimora” un solo albero». È quanto la federazione Riformista di Rende in una nota. «Anzi, per verità, due cipressetti – incalza la nota –, peraltro già rinsecchiti, sono stati piantumati nei pressi di piazza De Vincenti, forse per dare a questo luogo un’atmosfera di tristezza, opera genialmente completata con l’installazione dei nuovi organi illuminanti». «In compenso, però – stigmatizza il comunicato –, Manna ha fatto abbattere centinaia di alberi di alto fusto, per ultimo 44 esemplari con quasi cinquant’anni di vita vegetativa, impoverendo il grande patrimonio della città. Le amministrazioni riformiste – ricorda il comunicato – hanno piantumato, nel corso degli anni, sulle pubbliche strade, nei parchi e negli spazi verdi migliaia di alberi, per come ci viene riconosciuto anche dalle associazioni ambientaliste intervenute per tutelare il patrimonio arboreo della città». La federazione di Rende si rivolge «a queste stesse associazioni, con simpatia», e a loro preme dire che «i riformisti hanno costruito una città in attuazione di uno strumento urbanistico, “concedendo” ai richiedenti aventi diritto solo quanto loro spettante in ossequio alle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale».
«Ci preme affermare, altresì – sottolineano i riformisti –, che in attuazione del predetto strumento urbanistico, anche i privati, esecutori di interventi edilizi, hanno piantumato molti alberi in proporzione alle volumetrie realizzate. È del tutto evidente – aggiungono i riformisti –, che le predette piantumazioni ad iniziativa dei privati, si sono aggiunte alle migliaia di alberi che, per come si diceva, sono stati “messi a dimora” direttamente dal Comune di Rende a guida riformista». «Siamo curiosi di sapere – prosegue il comunicato – i professionisti che hanno certificato la necessità di abbattere i 44 esemplari e se le autorità competenti hanno approvato tale indirizzo. Inoltre, corre l’obbligo di chiedersi se i professionisti e le predette autorità hanno dato all’amministrazione comunale le opportune indicazioni per la “messa a dimora” degli alberi in sostituzione di quelli abbattuti». «Condividiamo, infine – conclude il comunicato –, la presa di posizione delle associazioni ambientaliste, che hanno dichiarato la loro disponibilità a collaborare con l’amministrazione comunale, per individuare quanto necessario fare per conservare gli esemplari arborei ritenuti a rischio e per dare, altresì, le opportune indicazioni su quelli da abbattere e sulla loro sostituzione».

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