CROTONE Ha un sapore straordinario, un profumo che inebria, ma, oltre ai molteplici pregi gastronomici, è anche depurativo, possiede un basso indice glicemico ed è dimagrante. Sono tanti i meriti del finocchio di Isola Capo Rizzuto prestigiosa new entry nel novero delle perle Igp della Calabria. Dalla sua il prodotto, la cui indicazione geografica protetta è stata approvata dalla Commissione europea e consacrata con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del disciplinare per il riconoscimento dell’Indicazione geografica, può vantare anche una proprietà che consente di regolarizzare l’intestino e sgonfiare la pancia.
L’ortaggio principe di un vasto comprensorio che si estende tra le province di Catanzaro e Crotone e la cui coltivazione secondo alcuni ha origini dai tempi della Magna Grecia, ha il proprio luogo di elezione lungo una fascia territoriale che comprende i comuni di Botricello e Belcastro, di Mesoraca, Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Crotone, Rocca di Neto e Strongoli.
Le prime commercializzazioni del “Finocchio di Isola Capo Rizzuto” rimandano agli inizi del Novecento ma solo dagli anni ’50 è diventato una presenza importante nei mercati ortofrutticoli italiani, principalmente nel periodo che va da novembre a maggio (ma si sta lavorando per un allungamento della stagione di raccolta). Un prodotto che può vantare grandi estimatori. Uno di questo è stato Bernardo Caprotti, il patron di Esselunga, che ne celebrò le doti.
La coltivazione che data nella regione da almeno 160 anni, occupa circa 5mila ettari di fascia ionica fino a 200 metri sul livello del mare. Aroma e consistenza priva di filamenti sono le sue caratteristiche principali. A livello culinario sono numerose le possibilità di utilizzo: si può gustare crudo a inizio o a fine pasto. Ma anche cotto non sfigura; c’è anche chi ne trae creme e vellutate e può essere gustato anche gratinato.
«Le condizioni climatiche particolarmente miti di questa regione durante i periodi invernali e primaverili – segnala la Commissione Ue – favoriscono una crescita vegetale relativamente limitata e un basso contenuto di sostanza secca che ne determinano un finocchio croccante e succulento dotato di particolari caratteristiche gustative e organolettiche». La nuova denominazione Finocchio di Isola Capo Rizzuto entra dunque a fare parte dell’elenco dei 1.589 prodotti agricoli già protetti.
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