CATANZARO «A me interessano poco le critiche, io faccio quello che è giusto fare». Così il governatore e commissario della sanità, Roberto Occhiuto, a margine di una conferenza stampa alla Regione, sul tema dell’accordo per l’arrivo in Calabria di medici da Cuba per sopprime alle carenze del personale sanitario. «Ho detto già in altre occasioni – ha proseguito Occhiuto – che questa misura non è in alcun modo alternativa alla selezione dei medici, ai concorsi, agli avvisi che faremo e che continueremo a fare e renderemo più incentivanti. Però, fintanto che negli ospedali non riusciamo a trovare medici che vadano, io gli ospedali non posso chiuderli. Mi dispiace che qualche presidente dell’Ordine dei medici, che magari è presidente da 20 anni e che ha svolto la sua attività sotto diversi commissari della sanità, oggi abbia un astio, una violenza nei confronti dell’attuale commissario che – ha rilevato il governatore e commissario – mi fa pensare che forse questa misura tocca molti interessi dei medici, soprattutto di quelli che avranno a lavorare per 1.000 euro al giorno, 30mila euro al mese, sottraendo risorse al servizio sanitario regionale, a tutti i servizi sanitari regionali. Non mi ricordo, non ho memoria di attacchi così violenti da parte del presidente dell’Ordine dei medici per esempio a Cotticelli».
Con riferimento all’annuncio di un ricorso da parte di un sindacato (Cimo-Fesmed), Occhiuto ha sostenuto: «Nessuna preoccupazione. Anche perché non sono uno scappato di casa, tutto quello che faccio lo faccio forte anche della mia esperienza legislativa e quindi verificando la regolarità di tutte le procedure. I documenti della società di Stato cubano sono validati dall’Ambasciata italiana a Cuba, quindi è un’attività perfettamente in linea con le normative. Quindi, facciano i ricorsi, facciano quello che vogliono, ma per me un medico capace di salvare una vita vale più di mille polemiche». (redazione@corrierecal.it)
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