BERGAMO Dalle indagini condotte dalla Distrettuale antimafia di Brescia che ha portato all’emisssione di misure cautelari personali nei confronti di oltre trenta persone è emerso il ruolo di taluni professionisti contabili, i quali – attraverso la propria opera di consulenza – sono indiziati di avere ideato e attuato modelli seriali di evasione fiscale a beneficio delle società riconducibili al sodalizio criminale.
Sarebbe anche emersa, a latere, la compiacenza di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate, destinatario di misura cautelare personale per l’ipotesi di corruzione, il quale – a fronte di sistematici compensi – è indiziato di essersi reso disponibile ad agevolare l’erogazione di alcuni servizi di natura fiscale richiesti da uno dei citati professionisti.
Le attività investigative, svolte anche attraverso un costante monitoraggio degli spostamenti e degli incontri sul territorio dei diversi soggetti coinvolti, hanno permesso inoltre di far emergere riscontri circa condotte usurarie denunciate da alcuni imprenditori in difficoltà.
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