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La riflessione

«Restituire l’Italia al Meridione superando ogni questione»

Le idee sono come i frutti, vengono dalla terra che li genera e come tali bisogna averne cura perché crescano rigogliosi e rendano felici. La terra che ci ha generato ce la portiamo dentro, ovunqu…

Pubblicato il: 11/09/2022 – 10:04
di Orlandino Greco*
«Restituire l’Italia al Meridione superando ogni questione»

Le idee sono come i frutti, vengono dalla terra che li genera e come tali bisogna averne cura perché crescano rigogliosi e rendano felici. La terra che ci ha generato ce la portiamo dentro, ovunque andiamo e in ogni momento, è la nostra bussola e il nostro destino. È come se ci affidasse il suo segreto che custodiamo nell’intima utopia di una promessa sentita e scritta del ritorno all’origine, a quel che eravamo. L’idea è anche un rimprovero per quello che non siamo riusciti a realizzare, per rinuncia, abbandono o più semplicemente mancanza del coraggio di rischiare.
Fin qui il meridione d’Italia ha significato un’espressione geografica per mascherare una disuguaglianza sociale del paese che ha saputo raccontare di una “questione” abdicando ai dettami costituzionali e ai principi unitari.
Affermare l’Italia del Meridione significa manifestare il contributo che il meridione può dare all’intero paese come sua prospettiva di sviluppo, come propria storia, cultura ed economia sociale.
L’“Italia del Meridione” è un soggetto politico, movimento politico che si accinge a diventare partito, che raccoglie insieme la passione e la promessa di un’idea. L’Italia del Meridione non è un movimento di autonomia separatista, ma è autonomista. Affermando l’Italia del Meridione operiamo un rovesciamento, non essere più un’espressione geografica che rientra, quando non è del tutto omessa, nell’agenda dei partiti in campagna elettorale e sempre nella forma di “aiuti” a chi si vuole resti indietro, per far figurare in avanti un modello di sviluppo che nega la ricchezza e le tradizioni di altri modelli.
L’Italia del Meridione è un partito della condivisione e dell’appartenenza, della dialettica senza slogan, della militanza e della competenza, superando ogni schema ideologico per diventare partito ideale.
All’economia calvinista del capitalismo l’Italia del Meridione risponde con lo sviluppo economico meridiano, con la configurazione di un modello di sviluppo delle comunità di lavoro con tempi dettati dalle esigenze e non dalle costrizioni, senza importare modelli ma esprimendo un modello di economia sociale radicato nell’unione delle comunità. La crisi economia imposta dalla guerra mondiale fra poteri finanziari e supremazie di mercato mette in discussione i principi cardini del capitalismo liberista aprendo la via ad un economia fondata sulla comunità e sulla solidarietà per essere espressione di un modello di sviluppo che contrasta le diseguaglianze e abbatte i divari. Quando si persegue un’economia di modelli d’importazione per produrre quello che producono altri e altrove, e come altri e altrove, in forme che continuano una colonizzazione, l’effetto è una spoliazione della ricchezza, delle capacità, delle opportunità, della bellezza propria dei territori. Qualcosa come la transizione ecologica, a coglierla nella sua essenza, è il ritorno alla produzione locale non esasperata da concimazioni energetiche che hanno alterato clima e paesaggio. La transizione ecologica trova l’Italia del Meridione già pronta e in prima linea a dalla difesa delle proprie terre non per dividere ma per unire.
Il contributo che come Italia del Meridione intendiamo portare insieme alle tante Italie che sono la ricchezza e la cultura del Paese è quello di costruire l’Unione degli italiani in un paese legale che valorizzi i legami sociali.
Fatta l’Italia si diceva che bisognasse fare gli italiani, fatta l’unità non si è mai arrivata all’unione. C’è un nuovo partito, l’Italia del Meridione, di parte e non parziale per concorrere insieme per un Italia senza diseguaglianze sociale e ambientali, senza divari e separatismi di sorte perché comincino a realizzarsi infrastrutture comuni che fanno stare insieme le tante Italie di un solo paese nell’unione delle sue differenze.

*Italia del Meridione

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