SCALEA Troppe vite «vilipese» e «negate». Il vescovo di San Marco Argentano-Scalea, mons. Leonardo Bonanno, interviene all’indomani dell’uccisione di Ilaria Sollazzo, uccisa dall’ex fidanzato a Scalea. «Troppo spesso anche da noi, in centri rinomati e di antica tradizione cristiana, la vita – denuncia – viene vilipesa o addirittura negata, specialmente quella di sorelle e madri diventate particolarmente vulnerabili».
«Oggi più che in passato, c’è bisogno di una valida opera educativa tendente a valorizzare il bene della ragione e quella della fede, a partire dalle giovani generazioni, secondo il modello evangelico sempre attuale, inteso a costruire una civiltà fondata sull’amore», sottolinea il vescovo nel ricordare che «la vittima, giovane insegnante al Liceo Metastasio della cittadina dell’Alto Tirreno cosentino, è stata tra l’altro catechista presso la Parrocchia San Giuseppe Lavoratore».
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