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Riapertura dell’ospedale di Trebisacce, nominato il nuovo commissario ad acta

Il ministero della Salute, dopo le dimissioni di Urbani, ha indicato Dora Di Francesco. Aurelio: «Restiamo fiduciosi»

Pubblicato il: 04/10/2022 – 15:22
Riapertura dell’ospedale di Trebisacce, nominato il nuovo commissario ad acta

TREBISACCE La riapertura dell’ospedale di Trebisacce, indicata da una sentenza del Consiglio di Stato – la 2151 del 2015 – sembra la tela di Penelope. Dal 2015 ad oggi sono stati pochi i passi in avanti compiuti ed anche le recenti dimissioni del commissario ad acta per la riapertura del presidio nominato dal Ministero della Salute, Andrea Urbani, sembravano potesse minarne ulteriormente il cammino. Ed invece nei giorni scorsi, lo stesso dicastero ha nominato il nuovo commissario ad acta, Dora Di Francesco.
Dirigente del Segretariato generale “Programmazione strategica nazionale e comunitaria” al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dal 2015, la neo commissaria è anche responsabile amministrativo e gestionale degli atti del Ministero relativi alla predisposizione e attuazione di Piani e Programmi di investimento destinati alla tutela, alla valorizzazione e alla sicurezza del patrimonio culturale e cordinatrice e responsabile dell’Autorità di Gestione dei Pon Fesr.
Soddisfatto della nomina il sindaco di Trebisacce, Sandro Aurelio. «Nella nota di designazione, il Ministero richiede al commissario – dice il primo cittadino – di avviare con ogni sollecitudine gli adempimenti di competenza, diretti ad una positiva e rapida definizione di quanto manca per l’effettiva concretizzazione del diritto alla salute delle nostre Comunità, da oltre un decennio private ingiustamente del bene fondamentale per la tutela della salute, e che si concretizza col ripristino del “Chidichimo” nella situazione in cui era nel 2010, quando fu ingiustamente chiuso dalla Regione».
«Lo stato attuale dell’ospedale richiede la prosecuzione dell’ufficio commissariale, dopo le dimissioni di Urbani, e che il processo giurisdizionale non potrà in alcun modo ritenersi chiuso se non dopo la realizzazione del blocco operatorio, oggi ridotto ad un rudere, del Pronto Soccorso e dopo l’attivazione reale dei reparti e dei posti letto di Medicina Interna, Chirurgia Generale, Cardiologia, Lungodegenza, Ortopedia, Anestesia e Rianimazione, Radiologia, Laboratori, Emoteca e dei letti di osservazione Obi».
Aurelio aggiunge, poi, di avere «massima fiducia» del commissario Di Francesco, la quale «saprà sicuramente come fare per avviare subito la procedura di gara per i lavori di ripristino delle sale operatorie con fondi pari a 2,5 milioni già previsti nel bilancio regionale».
Adesso non resta che attendere «notizie ulteriori che possano confortarci nel pieno ripristino del nostro ospedale – conclude il sindaco di Trebisacce – che costituisce la prima e più importante battaglia del nostro territorio e di questa Amministrazione». (lu.la.)

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