CORIGLIANO ROSSANO Che fine hanno fatto quei 19 milioni? La domanda che l’ex assessore alle Politiche comunitarie del Comune di Corigliano Rossano, Serena Flotta, pone all’attuale sindaco è scontata. L’amministratore della giunta guidata da Stefano Mascaro, nel mettere in evidenza il lavoro effettuato «ormai più di quattro anni fa», chiede e si chiede «cosa resti di quel virtuoso percorso».
«Il successo dei risultati in politica è dato dai tempi. Sono trascorsi più di 4 anni dal 23 gennaio 2018, data dell’incontro in Regione per programmare le strategie di sviluppo urbano regionale», spiega Serena Flotta.
Una riunione programmata per le aree urbane «di dimensione inferiore previste nel Por 2014-2020» in cui quella di Corigliano Rossano «fu l’unica a presentare il documento operativo definitivo approvato congiuntamente dalle giunte delle due città».
A quell’incontro «con l’allora presidente della Giunta regionale Mario Oliverio – rammenta l’ex assessore – veniva rappresentata l’esigenza di prevedere all’interno di quella programmazione, un asse ad hoc destinato a sostenere finanziariamente il periodo di accompagnamento e costruzione della nuova città unica con la fusione di Corigliano e Rossano». Un passaggio ritenuto «fondamentale per ribadire ancora una volta quanto io e la giunta di cui ho fatto parte ci fossimo prodigati per la fusione, occasione epocale per il nostro territorio, che ha avuto la priorità rispetto a carriere politiche personali».
Ad oggi, dopo più di quattro anni, Serena Flotta si chiede «cosa resti di quel virtuoso confronto tecnico-operativo in cui furono illustrati adempimenti amministrativi e tempistiche di una strategia di 85 milioni di euro del Por, di cui 19 milioni solo per Corigliano Rossano».
«Con l’ambizioso obiettivo di promuovere lo sviluppo dei contesti urbani di riferimento, con una specifica attenzione alla competitività dei sistemi produttivi, all’efficientamento energetico, ai settori dell’istruzione e della formazione, al contrasto alla povertà, al disagio abitativo e all’inclusione sociale, in soli 18 mesi abbiamo lavorato costantemente senza mai fermarci. I frutti di questo instancabile e virtuoso lavoro però, dopo quattro anni – sottolinea l’ex assessore rossanese – sono riconducibili solo a due interventi, essendo pervenute solo due convenzioni riguardanti circa 2 milioni di euro per Palazzo Rapani Amarelli e Palazzo Bianchi».
Serena Flotta sostanzialmente accusa Stasi di frequentare la cittadella regionale «per la sua carriera politica» e non per «lavorare sui grandi temi».
«Risulta evidente che chi si è distratto per rincorrere carriere personali – è l’ultima considerazione di Serena Flotta – non ha battuto i pugni sui tavoli che contano in Regione e ha trascurato i grandi temi a danno della nostra città. La speranza è che si torni a fare una politica “sana” e a lavorare ponendo l’attenzione sui grandi temi perché le promozioni in politica arrivano quando arrivano i risultati ma in tempi utili».
La lista degli interventi approvati ne prevede cinque relativi a iniziative a supporto delle imprese e per la rivitalizzazione dei centri storici (per 4 milioni totali, di cui tre sopra il milione di euro): il progetto albergo diffuso (per 1,5 milioni), la realizzazione delle vie dell’artigianato (1 milione), e di due centri commerciali naturali (1 milione).
Nell’ambito dell’efficientamento energetico e dell’installazione di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili su edifici di proprietà pubblica i progetti approvati sono sei (per 7 milioni complessivi), tra cui l’efficientamento energetico di Palazzo San Bernardino per 1,4 milioni e 2,6 milioni per Palazzo Garopoli.
Due sono i progetti sulle soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica, entrambi da un milione ciascuno che riguardano le reti di illuminazione pubblica di Rossano e Corigliano.
Ed ancora, quattro sono gli interventi di recupero immobili di proprietà pubblica ubicati nei centri storici per attività di animazione sociale (per un totale di oltre 3,2 milioni) tra cui i citati Palazzo Bianchi e Rapani; due i progetti relativi ad interventi di riqualificazione degli edifici scolastici (per un totale di 4,2 milioni) e relativi al consolidamento simico, abbattimento delle barriere architettoniche e adeguamento impianti tecnologici dell’istituto comprensivo “Guidi” (per oltre 1,2 milioni) e l’intervento di demolizione e ricostruzione della scuola media Roncalli-Levi (al centro di feroci critiche dei genitori per mancanza di spazi ad inizio anno scolastico), per quasi 3 milioni totali. Altri interventi minori riguardano i servizi sociali innovativi e per favorire l’integrazione degli studenti diversamente abili. (lu.la.)
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