CATANZARO «A meno di un mese dall’approvazione del progetto definitivo, la Giunta Comunale presieduta dal sindaco Nicola Fiorita, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Raffaele Scalise, ha approvato nella seduta odierna il progetto esecutivo per la riqualificazione e l’efficientamento energetico della sala consiliare di Palazzo de Nobili, meglio conosciuta con il nome di “Aula Rossa”». Lo comunica una nota dell’amministrazione comunale di Catanzaro che specifica: «Si tratta in sostanza dell’ultimo passaggio burocratico, perfezionato il quale adesso si potrà bandire la relativa gara di appalto per l’esecuzione dei lavori».
«L’importo complessivo dell’intervento – si legge nella nota – è di 900.000 euro, a valere sui fondi di Agenda Urbana. Il recupero dell’Aula Rossa, a oltre quattro anni e mezzo dal crollo parziale di una parte del controsoffitto, avverrà attraverso un insieme di opere strutturali, architettoniche e impiantistiche: la revisione e il ripristino del solaio di copertura; il restyling dell’ambiente interno con il rifacimento del controsoffitto, una nuova pavimentazione, un nuovo rivestimento alle pareti, la sostituzione degli infissi e il rinnovo degli arredi; il rifacimento dell’impianto di climatizzazione concepito per ottimizzare i consumi; la realizzazione di un impianto fotovoltaico; l’installazione di un nuovo sistema di amplificazione e votazione; interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche».
«Sin dall’insediamento della nuova Amministrazione Comunale – commenta il Presidente del Consiglio, Gianmichele Bosco – uno degli obiettivi prioritari è stato accelerare quanto più possibile i tempi per restituire al Consiglio la sua sede naturale. Era un fatto di dignità istituzionale ma anche cittadina più complessivamente. Un’assemblea civica può essere ospitata fuori dal palazzo comunale per ragioni di emergenza ma non oltre un tempo ragionevole. E quel tempo, almeno per quanto ci riguarda, era abbondantemente passato. Ora si tratta di procedere con altrettanta speditezza nel fare materialmente i lavori e restituire la sua casa al Consiglio Comunale».
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