COSENZA È stato un lungo incontro quello tra il consigliere regionale Ferdinando Laghi (DMP) ed il commissario dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano, sulle criticità della sanità e in particolare quelle del Pollino. Il primo dei temi affrontati è stato quello della Riabilitazione intensiva dell’ospedale di Castrovillari, servizio previsto e dovuto da oltre dieci anni e che potrebbe essere facilmente attivato. Da quanto emerso, sarebbe in via di soluzione la scandalosa e annosa situazione – denunciata più volte da Laghi – che ha visto il Primario demansionato e “confinato” in altra sede. Il primario in questione sarebbe in via di trasferimento, ma non all’ospedale di Castrovillari, dove la sua attività sarebbe nodale, bensì nell’ambito dei servizi territoriali. Dure le proteste del Consigliere Laghi che ha ribadito l’assoluta necessità di dare finalmente risposte ai pazienti che necessitano del previsto servizio pubblico di riabilitazione intensiva a Castrovillari, collegato con la riabilitazione estensiva di Mormanno e che sono invece costretti a migrare o magari rivolgersi al privato. Anche sui dati relativi alla produttività delle varie strutture sanitarie aziendali, Laghi ha avuto molto da eccepire. Difficoltà a ottenerli dalle strutture amministrative dell’ASP; illeggibilità degli stessi pubblicati sul sito aziendale – in spregio alla normativa sulla trasparenza ed anticorruzione- e, infine, ma certo non da ultimo, gravi discrepanze tra la produttività comunicata da diverse Unità Operative (sono state verificate alcune di quelle dello spoke di Castrovillari) e quelle trasmesse alla Regione. Fatto grave e allarmante che si traduce in una attribuzione a quelle Unità Operative di meno personale del necessario! Il Consigliere Laghi ha chiesto una immediata verifica dei dati e le correzioni del caso, con conseguente riconteggio e modifica del personale da assegnare. Laghi ha anche criticato la scelta, seppur regionale e non aziendale, di fare riferimento, per valutare la produttività delle strutture, non ad un anno “tipo”, bensì al 2021, anno cioè di piena pandemia durante il quale, come è ben noto a tutti, chi ha avuto strutture dedicate alla Covid-19 ha lavorato molto di più. Ancora una volta, ad uscirne ingiustamente “malconcio” è stato lo spoke di Castrovillari che è privo di tali strutture dedicate. Dove invece il Commissario Graziano ha piena potestà è la riapertura dell’Ortopedia dell’ospedale di Castrovillari. Laghi ha lamentato che questa volontà non sembra esserci – così come per la Riabilitazione Intensiva. E’ stata, infatti, prevista dall’ASP l’assunzione di cinque ortopedici, di cui uno solo a Castrovillari! «Questa pianificazione è evidentemente incompatibile – ha tuonato Laghi- con l’obbligo di riapertura dell’Ortopedia, senza la quale vengono meno i requisiti stessi di uno spoke». E, mentre si accampano difficoltà a garantire i diritti dei cittadini del Pollino, l’Asp sembra essere assai più “elastica” per altre aree e nel prevedere strutture non previste dalla vigente normativa. Infine, Laghi ha fortemente sollecitato una maggiore rapidità nella indizione e nell’espletamento dei concorsi ed ha chiesto riscontri degli Uffici ben più rapidi alle richieste di informazioni. «Non è possibile che io sia costretto a consegnare a mano e sollecitare richieste già inviate da tempo tramite pec» – ha affermato il Consigliere. Malgrado il confronto sia stato franco e talora anche acceso, Laghi si è dichiarato cautamente fiducioso. Il degrado accumulatosi negli anni non può essere risolto in pochi mesi, ma le linee di indirizzo della politica sanitaria dell’Ente e, ancor più, gli atti concreti devono mostrare il rispetto e la tutela del diritto alla salute per l’intera popolazione dell’ASP. «Continuerò a dare ogni contributo possibile perché questo si concretizzi» – ha concluso il Consigliere Laghi.
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