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Occhiuto incassa il primo concreto sì dal governo: ok alla proroga del Decreto Calabria sulla sanità

Il Consiglio dei ministri allunga di sei mesi la legislazione eccezionale per la nostra regione. Occhiuto: «Segno di attenzione verso la Calabria»

Pubblicato il: 04/11/2022 – 19:56
Occhiuto incassa il primo concreto sì dal governo: ok alla proroga del Decreto Calabria sulla sanità

CATANZARO Il governatore e commissario della sanità calabra Roberto Occhiuto incassa ufficialmente il primo risultato concreto del suo rapporto “stretto e forte” con il governo nazionale. Com’era nelle previsioni, e nei “desiderata” dello stesso Occhiuto, questa sera il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che dispone per sei mesi la proroga del “Decreto Calabria”, la legge speciale emanata per fronteggiare l’emergenza delle emergenze nella nostra regione. Un sì atteso, voluto, quasi preteso e ora ottenuto da Occhiuto, che in più occasioni nelle scosse settime aveva evidenziato la necessità della proroga del Decreto Calabria (in scadenza il 10 novembre) per gli effetti concreti che questa avrebbe potuto comportare (e comporterà): la possibilità di concludere la ricognizione del debito commerciale della sanità calabrese entro fine non e – soprattutto – la possibilità di evitare la decadenza degli attuali commissari delle Asp e delle aziende ospedaliere (che comunque Occhiuto potrà confermare o sostituire).

Il rinnovo del Decreto Calabria

Con il decreto approvato stasera dal Consiglio dei ministri dunque resta per sei mesi ancora vigente la legislazione speciale per la sanità calabrese. Il testo, che abbina la sanità calabrese alla “Proroga della partecipazione di personale militare al potenziamento del dispositivo Nato”, parte dal presupposto della la straordinaria necessità e urgenza di prorogare le misure eccezionali per il sistema sanitario della regione Calabria, al fine di garantire il rispetto dei livelli essenziali di assistenza (Lea), di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione, nonché per assicurare il fondamentale diritto alla salute attraverso il raggiungimento degli obiettivi previsti nei programmi operativi di prosecuzione del piano di rientro dai disavanzi sanitari». Sul piano tecnico, la norma relativa alla sanità calabrese dice semplicemente che alla legge 181/2020 (il decreto Calabria appunto) «le parole “24 mesi” sono sostituite dalle seguenti: “30 mesi”». Tutto qui.

Occhiuto: «Segno di attenzione verso la Calabria»

A stretto giro è arrivato anche il commento del governatore calabrese, Roberto Occhiuto: «Il Consiglio dei ministri ha approvato la proroga del decreto Calabria. Questa decisione rappresenta un segno di attenzione vera da parte del governo nei confronti della nostra Regione e soprattutto nei confronti del diritto alla salute dei calabresi. Ringrazio il premier Meloni, il vice premier Tajani, i ministri Giorgetti e Schillaci, e tutto l’esecutivo per la sensibilità dimostrata. Con l’intera struttura commissariale avremo così la possibilità di proseguire quell’imponente lavoro di riorganizzazione e razionalizzazione avviato in questi mesi e finalizzato a due obiettivi principali: porre ordine al piano contabile e alla ricostruzione del debito, e imprimere una svolta nell’ambito delle risorse umane e del superamento del precariato. Ci siamo posti un orizzonte d’azione impegnativo, quello di una sanità che operi nel segno dell’efficienza, del giusto equilibrio fra costi-benefici, che ponga al centro la tutela della salute dei calabresi e i doverosi livelli di assistenza, e per realizzare tutto ciò abbiamo bisogno del tempo e degli strumenti necessari. La proroga di sei mesi del decreto Calabria va sicuramente in questa direzione ed è doveroso da parte nostra dare atto di una preziosa sinergia d’intenti e d’azione fra Regione Calabria e governo nazionale». (a. c.)

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