Falvo: in Calabria un unicum nella tutela del mare, risultati eccellenti ma il lavoro è ancora lungo – VIDEO
Il procuratore di Vibo Valentia: «Ci sono ancora tanti margini di miglioramento. Comuni ora più consapevoli»

CATANZARO «Penso sia un unicum, noi abbiamo inaugurato questa stagione per la tutela delle acque del mare». Lo ha detto il procuratore della Repubblica Camillo Falvo, a Catanzaro per partecipare all’iniziativa per presentare i nuovi strumenti di potenziamento dei controlli dell’Arpacal per la tutela del mare: all’iniziativa hanno partecipato anche, tra gli altri, il prefetto dii Catanzaro Maria Teresa Cucinotta e il procuratore di Lamezia Terme, Salvatore Curcio.
«Risultati eccellenti ma il lavoro da fare è ancora lungo»
«I problemi – ha spiegato Falvo – erano tanti e sembrava una battaglia difficile non solo da vincere ma anche da affrontare. Ovviamente questo è un lavoro che durerà ancora diversi anni. Avevamo iniziato dicendo che di questa problematica dovevamo occuparcene tutto l’anno, non solo in estate quando si presentava, e così abbiamo fatto: l’abbiamo fatto per un anno e già i risultati, che forse non sono quelli che tutti si aspettavano, sono comunque eccellenti rispetto a quelle che erano le premesse. Quindi, speriamo bene. La tecnologia che l’Arpacal stamattina sta mostrando e che verrà messa al servizio di questo impegno per la tutela del mare – ha rimarcato il procuratore di Vibo Valentia – dimostra che ci sono ancora ampi margini di miglioramento rispetto a quel tanto che già si è fatto finora».
«Negli amministratori c’è più consapevolezza»
Con riferimento all’atteggiamento di Comuni e società di gestione dei depuratori, speso dimostratisi un “vulnus” nell’intera filiera, Falvo ha osservato: «C’è stato un cambio di passo anche grazie all’intervento della Regione che si è sostituita ai Comuni per lo smaltimento dei fanghi. Ovviamente anche qui c’è tanto da fare. Questo è un campo di intervento un po’ più difficile perché molti territori sono privi di collettamento, quindi bisogna fare degli interventi strutturali importanti, ma già il fatto che gli amministratori prendano coscienza e consapevolezza dei limiti della depurazione è una cosa fondamentale. E noi speriamo che in futuro si migliori anche su questo versante, che non è però l’unico di quelli problematici, è solo uno di quelli problematici». (a. c.)