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Crisi idrica nel Crotonese, Afflitto: «Rivedere la convenzione con la società A2A»

Il presidente della Commissione di Vigilanza dopo la riunione: «Puntare su una rete idrica a doppio uso: irriguo e per acqua potabile»

Pubblicato il: 16/11/2022 – 23:06
Crisi idrica nel Crotonese, Afflitto: «Rivedere la convenzione con la società A2A»

CATANZARO Il presidente della Commissione Speciale di Vigilanza e Consigliere Regionale del gruppo politico MoVimento 5 Stelle Francesco Afflitto, ha convocato oggi la Commissione con il seguente punto all’ordine del giorno: “Attività conoscitiva sugli atti regionali in riferimento all’emergenza idrica”. «Avviando i lavori di apertura – ha evidenziato Afflitto – dopo l’esposizione generale dei fatti quali l’emergenza della crisi che investe la Regione e il territorio crotonese, ho dato la parola al Dirigente Generale del Dipartimento Territorio e Tutela dell’ambiente Ing. Salvatore Siviglia. Lo stesso ha esposto, in ragione della sua già depositata relazione, lo stato dell’arte e soprattutto un riferimento di vincolo di una convenzione registrata nel 1968 e oramai non efficiente ed efficace e dunque obsoleta. I fatti emersi hanno riguardato il ruolo, le competenze e le attività delle società A2A e Terna e gli interventi di monitoraggio della Regione e la conseguente richiesta di stato di emergenza. Non solo – prosegue il presidente della Commissione – ho potuto appurare i fatti e prenderne atto, ma ho segnalato anche, con dovizia di dettagli le eventuali azioni propositive nel merito: rivedere la convezione con la società A2A che non rispecchia più le esigenze attuali. Stimolare, a beneficio dei cittadini calabresi, la necessità di reclamare e pretendere investimenti nella nostra regione in virtù dei guadagni sugli introiti regionali. Dare vita ad una nuova rete idrica che abbia un doppio uso: uno per l’acqua potabile e uno per l’uso irriguo. Attivare seri controlli su tutta la rete idrica in riferimento agli allacci abusivi coinvolgendo gli enti locali quali i Comuni e attivare strumenti quali le fototrappole. Attivare controlli trimestrali dei livelli dei bacini artificiali dei laghi (Ampollino, Arvo e Cecita). Avviare il recupero di acqua secondaria che viene utilizzata per la produzione di energia elettrica (turbinata). Riattivare l’iter burocratico di costruzione dell’invaso progettato nel 1998 a Belvedere Spinello (opera avviata e incompiuta per la rete irrigua della bassa Valle del Neto). Poi, nel rispetto dell’ambiente e della sua promozione, attuare il rimborso delle sole manichette biodegradabili. In ultimo, e non per importanza, creare una campagna di sensibilizzazione verso tutta la categoria degli agricoltori affinché non vi sia più spreco di acqua ed indurre gli stessi ad utilizzare, all’uopo, nuovi impianti a goccia ed evitare pratiche d’uso comune quali le sbavature, in terreni, addirittura, incolti per poi coltivarli al bisogno. Le repliche sia dell’ingegnere Siviglia che della consigliera Straface Pasqualina sono state mirate ad accogliere e a promuovere in tempi brevi le azioni virtuose da praticare per il bene comune e di tutti i cittadini calabresi».

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