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SETTE GIORNI DI CALABRESI PENSIERI

Finti tagli, vere poltrone e vitalizi. Quando la politica guarda (solo) al proprio ombelico

I fondi invariati alla Camera scovati dal calabrese Verderami, il “consigliere supplente” e la pensione a Scopelliti. Masciari (ancora) senza scorta nel silenzio del Viminale. Il meglio (e il peggi…

Pubblicato il: 19/11/2022 – 7:00
di Paride Leporace
Finti tagli, vere poltrone e vitalizi. Quando la politica guarda (solo) al proprio ombelico

Il giornalismo d’inchiesta esiste ancora. Francesco Verderami sul Corriere della Sera ha scoperto che nonostante il taglio dei parlamentari, il costo dei partiti per le casse dello Stato è rimasto lo stesso. Tutto è avvenuto grazie ad un escamotage trovato alla caduta di Draghi. I 5 Stelle e l’ex presidente della Camera, Roberto Fico, hanno aderito senza nulla dire. Al danno quindi si è aggiunta la beffa. Rappresentanza territoriale ridotta e spese uguali.

Francesco Verderami, giornalista del Corriere della Sera

Francesco Verderami è calabrese di Gioia Tauro. Ha iniziato nella nostra regione allo sport, poi ha completato la sua formazione nella testata calabrese “Oggi Sud” prima di spiccare il volo per i traguardi nazionali che ha raggiunto da diverso tempo.
La notizia fa il paio con quella che riguarda l’ex governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti che avrà un vitalizio da subito di 4700 euro al mese. Fermo restando che si tratta di un diritto acquisito di Scopelliti, tanta indignazione dei cittadini che per andare in pensione devono aspettare 67 anni e prendere mensili di ben altro emolumento.
Infine il Consiglio regionale calabrese si appresta ad introdurre l’istituzione del “consigliere supplente”. Di che si tratta? Se un eletto diventa assessore viene sostituito a tempo dal primo dei non eletti. Da ricordare che nel 2014, presidente Scopelliti (a ridaglie), la norma sull’introduzione di questa figura fu impugnata dal governo nazionale alla Corte Costituzionale.
A Verderami un bel 9 per sapere guardare dentro le notizie. Alla politica di professione regionale e nazionale 2 per saper guardare sempre agli interessi del proprio ombelico. A Scopelliti nessun voto sperando rifletta sulla sconfitta della sua politica mentre si gode il ricco vitalizio.

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L’imprenditore antimafia Pino Masciari a cui hanno revocato la scorta

Da un mese si è appreso che Pino Masciari, imprenditore calabrese che con le sue testimonianze ha fatto condannare clan e magistrati ed è costretto da anni a vivere in Piemonte, ha avuto la scorta revocata. Lettere, appelli, ma dal Viminale non si motiva la decisione. Ministro Piantedosi non ci sono solo le Ong, ci spiega qualcosa? Senza voto in attesa di giudizio. A Pino Masciari tutta la nostra solidarietà antimafia.

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Lo scrittore e cantautore Cataldo Perri

Il 17 novembre si è celebrata la Giornata mondiale contro il Tumore pancreatico. Da 12 anni Cataldo Perri da Cariati medico, scrittore e cantautore, combatte la malattia con cure ma anche con la voglia di vivere della sua musica e dello scrivere. Ultimo nato il brano “Day Hospital Hotel”, scritto nel reparto oncologico nella convinzione che si possa vedere il mare anche dove il mare non c’è, anche in un luogo di dolore come un ospedale.
Dieci a Cataldo Perri per la sua determinazione nell’affrontare la malattia dando speranza a chi vive nella tristezza di una corsia.

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Lo scrittore Rocco Carbone scomparso a 46 anni. Rubbettino pubblicherà la sua opera omnia

Rocco Carbone era uno scrittore originario di Cosoleto, morto a 46 anni per un incidente stradale. Gran profilo letterario ben raccontato da Emanuele Trevi nel libro Premio Strega 2021 “Due vite”. In Calabria non ci siamo molto scaldati per la circostanza di onore ad uno scrittore riconosciuto dalla critica ma alieno al grande pubblico. La casa editrice calabrese Rubbettino ha ora annunciato la pubblicazione della sua opera omnia che era scomparsa dagli scaffali. Prima uscita “L’assedio”. 8 a Rubbettino per scelta editoriale e buona memoria calabrese.

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Il cuoco calabrese Salvatore Marturano che gestisce il ristorante “Rosso piccante” a Torino

È rimbalzata in Rete la notizia che il cuoco calabrese Salvatore Marturano, prima di servire i suoi piatti conditi col peperoncino, chiede ai clienti del suo ristorante torinese “Rosso piccante” di firmare una liberatoria. La notizia in effetti è datata. Risale al 2017 e all’epoca molti giornali riportarono la notizia del cliente che in quel ristorante volle mangiare a tutti i costi “un cancariello” calabrese dei più feroci finendo al pronto soccorso. Da allora nel ristorante del cuoco originario di Gerace per degustare il menù al peperoncino si firma la liberatoria assumendosi ogni responsabilità. Nei menù dei ristoranti della Locride si trova spesso una pennetta alla Corte d’Assise, per indicare pasta col piccante. Ma questa è altra storia.
8 al cuoco calabrese sotto la Mole per marketing e inventiva, 10 al peperoncino calabrese che ravviva il gusto e la vita con il piccante.

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