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Sanità, a tappe forzate e diversificate verso la costruzione dei nuovi ospedali (concepiti 15 anni fa…)

Il Programma operativo scatta la “fotografia” sull’avanzamento dei progetti di un iter avviato nel 2007: tempi più stretti per Sibari, più lunghi per Vibo e Piana

Pubblicato il: 27/11/2022 – 15:30
Sanità, a tappe forzate e diversificate verso la costruzione dei nuovi ospedali (concepiti 15 anni fa…)

CATANZARO A tappe forzate e diversificate verso la costruzione dei tre nuovi grandi ospedali della Calabria. Il Programma operativo 2022-25 approvato nei giorni scorsi dalla struttura commissariale guidata dal governatore Roberto Occhiuto scatta la “fotografia” dello stato di avanzamento dei progetti di costruzione dei presìdi della Sibatiride, di Vibo Valentia e della Piana di Gioia Tauro. E’ una “fotografia” per certi versi impietosa, perché si tratta di progetti che risalgono a 15 anni fa, al 2007, anno dell’accordo tra Stato e Regione all’indomani dell’esplosione della prima emergenza della sanità calabrese: progetti rimasti “incagliati” nel limbo infernale della burocrazia e dell’indecisionismo politico ma ora riavviati su input del commissario Occhiuto, con una accelerazione che tuttavia attenuerà, ma non colmerà, i gravi ritardi accumulati. E inoltre non eviterà una scansione tempistica diversa a seconda dei nuovi ospedali, perché quello della Sibaritide, quello in stato più avanzato del resto sembra mostrare un cronoprogramma più spedito rispetto agli altri due.

Gli obiettivi e l’impatto economico

Nel Programma operativo anzitutto si declinano gli obiettivi sottesi alla costruzione dei nuovi ospedali: “Razionalizzare l’offerta dei servizi ospedalieri, accentrandone i servizi distribuiti su più plessi, rendendola più efficiente ed in linea con gli attuali standard nazionali; – Aumentare il livello qualitativo dell’offerta ospedaliera; – Migliorare l’accessibilità dell’area ospedaliera; – Riqualificare le dotazioni tecnologiche ospedaliere; – Contenere i fenomeni di mobilità e governare le liste di attesa”. L’impatto economico – tra risorse statali, regionali e private – è pari complessivamente a oltre 465 milioni (così suddivisi: circa 177 milioni per l’ospedale della Sibaritide, circa 189 milioni per l’ospedale di Vibo e circa 158 milioni per quello della Piana gioiese).

Il cronoprogramma

Nel Programma operativo sono poi allegate le tabelle che descrivono tempi e indicatori di misurazione. E dalle tabelle emergono le diverse “velocità” di realizzazione dei tre nuovi ospedali previste dalla struttura commissariale. Abbastanza avanti è il nuovo ospedale della Sibaritide, per il quale sono previsti a settembre 2024 il collaudo dei lavori e la fornitura delle apparecchiature e degli allestimenti, e a ottobre 2024 il trasferimento del personale e l’avvio delle prestazioni all’utenza con l’entrata in esercizio. Per quanto riguarda il nuovo ospedale di Vibo Valentia, gli step indicati sono a gennaio 2023 l’approvazione del progetto esecutivo, a dicembre 2024 l’avanzamento della spesa al 70%, a dicembre 2025 l’avanzamento della spesa al 95%. Quanto al nuovo ospedale della Piana di Gioia Tauro, il cronoprogramma delineato nel Programma operativo indica l’approvazione del progetto esecutivo a ottobre 2023, l’avanzamento della spesa al 30% a dicembre e a dicembre 2025 l’avanzamento della spesa al 70%. (c. a.)

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