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l’incontro

Lavoro, SS106 e sicurezza del territorio: le richieste dei sindacati ai parlamentari. «Manovra di bilancio troppo conservativa» – VIDEO

All’incontro rispondono presente solo Wanda Ferro e Nicola Irto. Cgil, Cisl e Uil: «Attenzione alta sulle priorità della Calabria»

Pubblicato il: 28/11/2022 – 10:39
di Giorgio Curcio
Lavoro, SS106 e sicurezza del territorio: le richieste dei sindacati ai parlamentari. «Manovra di bilancio troppo conservativa» – VIDEO

LAMEZIA TERME Ci si aspettava una maggiore presenza della deputazione calabrese per allargare quanto più possibile il tavolo di confronto su quella “vertenza Calabria” che i sindacati Cgil, Cisl e Uil stanno portando avanti ormai da molto tempo. A Lamezia Terme, invece, a rispondere presente alla chiamata dei segretari regionali Angelo Sposato, Santo Biondo e Tonino Russo, sono stati solo il sottosegretario Wanda Ferro – in collegamento – e il senatore in quota PD, Nicola Irto. Sullo sfondo una manovra di bilancio che il nuovo governo targato Giorgia Meloni sta costruendo mattone dopo mattone, cercando di deludere il meno possibile le aspettative che, in Calabria, sono altissime. E non potrebbe essere altrimenti se si prendono in considerazione le tante (troppe) emergenze ancora irrisolte, inserite proprio nei cinque punti della vertenza stilati dai sindacati.

Sposato: «Servono più soldi per la Calabria»

«Oggi serviva fare un punto con i rappresentanti del nuovo parlamento e del nuovo Governo – spiega al Corriere della Calabria Angelo Sposato – abbiamo la presenza autorevole del sottosegretario Wanda Ferro per capire se sui cinque punti che noi abbiamo condiviso come Cgil, Cisl e Uil, con il governo regionale e parte anche delle opposizioni perché ad esempio, sulla SS106 c’è stata una risoluzione comune, se su questi 5 punti si può andare avanti alla luce anche di quelli che sono i provvedimenti della manovra economica di bilancio». «E oggi – spiega – vorremmo capire dalla nuova deputazione parlamentare se sul piano per il lavoro in Calabria, sulle zone economiche speciali, sulle infrastrutture a partire dalla 106 e se sul rilancio della portualità e quindi di Gioia Tauro e se sui temi legati alle assunzioni nella pubblica amministrazione, si è tutti d’accordo. Credo che si debba su questo andare avanti speditamente cercando di capire quali possono essere le convergenze». «È chiaro che la manovra economica di bilancio del governo non aiuta in questa fase, è un po’ troppo conservativa, anche sulla SS106 dobbiamo capire bene nelle schede quello che c’è perché dalle prime bozze è chiaro che c’è un primo segnale, ma è molto timido e debole, va rafforzato sia sulla temporalità che deve stringersi sia sull’arco della economicità: servono più soldi e bisogna non concentrarsi su un arco temporale di 15 anni ma bisogna soprattutto nei primi anni individuare risorse sostenibili che facciano veramente partire i cantieri per la 106».

Biondo: «Il governo e Anas spingano sulla SS106»

Si concentra in particolare sulla SS106 il monito lanciato, questa mattina, da Santo Biondo, segretario regionale di Uil Calabria. «In questo momento il tema è la 106 che – spiega ai nostri microfono – per noi rappresenta anche la priorità. Tre miliardi di euro possono essere tanti così come possono essere pochi. Sono una giusta somma se vengono calibrati al tratto Sibari-Catanzaro e soprattutto se si stringe l’arco temporale, da qui a 2037 è un intervento troppo lungo e se si spostano la quota dei finanziamenti nei primi due anni 2023-2024, dove invece la legge, la bozza di legge di bilancio, prevede un intervento troppo riduttivo». «Poi è necessario che il governo impegni Anas perché c’è il terzo megalotto che deve essere completato, c’è il tratto Catanzaro-Crotone per il quale è stato stanziato un finanziamento da 200 milioni in una stima complessiva di un miliardo e mezzo, distribuiti da qui al 2028, anche qui le risorse sono troppo poche». «E poi c’è il tratto Catanzaro-Reggio che è completamente non attenzionato dal governo. In questi anni, e in questi ultimi 12 mesi, grazie al supporto anche del presidente Occhiuto, abbiamo fatto un lavoro importante per far ritornare al centro del dibattito pubblico regionale e all’attenzione della politica e la legge di bilancio lo dimostra il tema della 106 che negli scorsi anni era stato messo da parte. «Adesso però serve il colpo di reni, serve soprattutto in questo momento fondamentale dove possono arrivare delle risorse importanti dal Pnrr ma anche dalla sua rimodulazione. Bene l’attenzione da parte del governo ma è troppo poco ancora l’intervento, lo dobbiamo rilanciare e lo dobbiamo fare adesso».  

Russo: «Mettere in sicurezza la Calabria»

Sullo sfondo della tragedia avvenuta a Ischia, il segretario di Cisl Calabria Tonino Russo ha rilanciato l’emergenza della messa in sicurezza del territorio calabrese. «In Calabria siamo ancora più preoccupati perché – ha spiegato – è fragile e quindi il dissesto idrogeologico, la salvaguardia del patrimonio forestale e boschivo, deve stare nell’agenda di governo e non capiamo come mai i 130 milioni storici del finanziamento siano stati tagliati e quindi nella manovra finanziaria deve intervenire il governo per recuperare e ripristinare le somme che in qualche modo, ogni anno, erano state postate per continuare a salvaguardare questo territorio». Interventi che, spiega ancora Russo, «riguardano anche le politiche serie per la qualità del lavoro che deve stare al primo posto. Abbiamo tanto precariato in Calabria e noi, attraverso la realizzazione di queste opere, vorremmo dare dignità al lavoro superando questo precariato e quindi sedendoci ai tavoli tematici, anche col Governo regionale, per capire come affrontare questo problema».

Irto: «Preoccupa il ddl Calderoli»

«Serve un sforzo comune per opporsi ad una linea del governo nazionale che in questo momento sembra avere completamente dimenticato le esigenze del Meridione e della Calabria, nonostante le precedenti sollecitazioni avvenute anche tramite l’avvio della concertazione sulla Vertenza Calabria». Ad affermarlo è il segretario regionale del Pd Nicola Irto, a margine dell’incontro avuto con le rappresentanze regionali dei sindacati calabresi a Lamezia. Un incontro che, però, non ha registrato la partecipazione che avrebbe meritato. Oltre al senatore Irto, presente alla riunione, ha preso parte ai lavori in collegamento streaming Wanda Ferro di Fdi. Un segnale di scarsa attenzione che non lascia ben sperare, considerando l’importanza dei temi in discussione. «Nella manovra di bilancio si trovano delle risorse soltanto per la statale 106, ma sarà necessario aspettare il documento definitivo in quanto dalle bozze che abbiamo visionato fino ad ora sono tanti gli aspetti che non convincono. Il primo fra tutti è quello relativo al numero di anni sui quali queste risorse saranno spalmate e al momento in cui concretamente arriveranno i primi finanziamenti sul territorio. Sono invece scomparse completamente dall’agenda tutte le altre questioni a suo tempo indicate come priorità, come l’alta velocità, la Zes di Gioia Tauro e le assunzioni nella sanità, indispensabili per dare respiro agli ospedali e ai punti di primo soccorso». «Siamo infine costretti a registrare un nuovo fronte di crisi che potrebbe mettere ancora più in difficoltà sia la nostra Regione che l’intero Meridione. – ha detto ancora Irto – L’autonomia differenziata, per come elaborata nel ddl Calderoli, è iniqua e inaccettabile, oltre a presentare alcuni profili di incostituzionalità. Sganciando, poi, i trasferimenti statali e ogni forma di perequazione dai livelli essenziali di prestazione, il ddl finirebbe con l’affossare le regioni meridionali. Uno scenario da incubo che va assolutamente evitato e che svuoterebbe di senso anche la discussione stessa sulla Vertenza Calabria. In ogni caso, come Pd, sosterremo, senza se e senza ma, le ragioni e le proposte avanzate da Cgil, Cisl e Uil». (redazione@corrierecal.it)

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