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Corsi sottratti alla scuola di Polizia di Vibo, «uno scippo alla Calabria e alla legalità»

Il deputato Tucci (M5S) e il consigliere regionale dem Mammoliti intervengono dopo la denuncia del Siulp

Pubblicato il: 01/12/2022 – 16:16
Corsi sottratti alla scuola di Polizia di Vibo, «uno scippo alla Calabria e alla legalità»

VIBO VALENTIA Fa discute la notizia ufficializzata dal segretario del Siulp secondo la quale l’unica scuola della Polizia di Stato del Sud presente a Vibo Valentia viene esclusa dall’assegnazione dei corsi Allievi Agenti assegnati a ben 6 scuole tutte del centro nord.
Dopo la denuncia del sindacato intervengono il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti e il deputato del M5S Riccardo Tucci. Per Mammoliti «preoccupa e impone all’intera classe dirigente territoriale e regionale una forte presa di posizione a difesa di tale formidabile ed imprescindibile presidio di legalità. In questo territorio si assiste ad una allarmante recrudescenza criminale che attraverso violenze, sparatorie, attentati intimidatori, omicidi mette a serio rischio l’incolumità delle popolazioni e ripropone con sempre maggiore sollecitazione l’annoso problema del presidio del territorio. Per quanto di mia competenza mi attiverò con i canali politici e istituzionali ad ogni livello avendo già interessato il senatore Nicola Irto il quale si attiverà tempestivamente per sollecitare il Ministero e il Governo Nazionale affinché la storica Scuola Allievi Agenti di Vibo Valentia non venga esclusa dai previsti corsi di formazione. Non è affatto superfluo ricordare che simili scelte oltre a mandare un segnale negativo rispetto alla battaglia per l’affermazione della Legalità danneggia l’intero territorio provinciale anche dal punto di vista delle ricadute economiche e sociali».
Tucci, da parte sua, esordisce così: «Se qualcuno si era illuso che il Governo Meloni a trazione leghista avrebbe fatto gli interessi del Sud, con le ultime mosse a danno di Vibo Valentia, si può dire che ha fatto male i conti. L’ultimo smacco in ordine di tempo è quello che vede la Scuola allievi agenti della Polizia di Stato di Vibo esclusa, per volontà del Viminale, dalla rosa dei centri dediti alla formazione relativamente al 220esimo corso che partirà il 7 dicembre prossimo e vedrà impegnati 1380 unità. Tutto ciò a vantaggio di centri gemelli del centro-nord».
«A Vibo – continua il pentastellato – sono state preferite scuole del settentrione come Cesena, Spoleto, Piacenza, Abbasanta, Brescia e Pescara. Una decisione gravissima – prosegue Tucci – in una terra in cui la scuola di polizia rappresenta un avamposto di legalità oltre a costituire un presidio di riconosciuta eccellenza in tema di formazione. Concordo, dunque, col segretario del Siulp, Franco Caso, nel ritenere illogica la decisione del Ministero dell’Interno, anche alla luce della copioso numero di allievi calabresi presenti negli elenchi degli agenti in formazione».
«Inutile sottolineare – incalza Tucci – che il mandato di sottosegretario dell’Interno della calabrese Wanda Ferro non parte sotto i migliore auspici. Mi attiverò, dunque, con quanto è in mio potere fare affinché, dopo quanto accaduto, non vengano perpetrati ulteriori scippi, consapevole che da qui a poco verranno attivati nuovi corsi per la formazione di nuovi agenti di polizia», conclude.

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